Santiago (Agenzia Fides) – “Domenica prossima avremo un nuovo presidente della Repubblica e
già preghiamo per lui e per il suo governo. Gli chiediamo di governare per tutti i cileni, cercando vie di dialogo, di accordo, di giustizia e di fraternità. Chiediamo a entrambi i candidati di onorare i valori democratici, di accettare l'opinione della cittadinanza e di collaborare, dal loro ruolo, per costruire una comunità politica la cui anima sia la carità sociale". Lo afferma il Comitato permanente della Conferenza Episcopale Cilena, in vista del ballottaggio di domenica 19 dicembre tra i due candidati alla Presidenza: José Antonio Kast, dell’estrema destra, e Gabriel Boric, della sinistra (vedi Fides 14/12/2021).
La dichiarazione diffusa ieri, 16 dicembre, dal titolo “Una nuova opportunità per il paese”, sottolinea che le elezioni si svolgono "in un contesto di polarizzazione, che si è riflessa in un clima di campagna aggressivo e squalificante, che favorisce la disaffezione dalla politica e ha spesso impedito di affrontare con profondità le questioni sostanziali che contano per i cileni”. Rilevano comunque un aspetto positivo delle ultime settimane: “un certo tono di moderazione nelle proposte e il riconoscimento degli errori da parte dei candidati".
La partecipazione civica è uno dei pilastri della società democratica, per cui i Vescovi esortano i cattolici e i cittadini ad esercitare il diritto di voto, “votando in coscienza, considerando i principi cristiani fondamentali per l'ordinamento sociale e politico", auspicando che nella nostra scelta cerchiamo “il più grande bene comune”.
Citano infine Papa Francesco, ricordando che “il Cile non si costruisce solo con l’azione dei suoi politici”, “non dobbiamo aspettarci tutto da chi ci governa, sarebbe infantile”, e concludono invitando “a pregare per l'unità del nostro Paese, contemplando il Dio con noi che assume la nostra condizione umana perché viviamo come fratelli".(SL) (Agenzia Fides 17/12/2021)