Giacarta (Agenzia Fides) - Una speciale attenzione pastorale alla "agro-ecologia" caratterizza la missione vincenziana in Indonesia. Lo racconta, in una testimonianza all’Agenzia Fides, Padre Yohanes Werang, religioso della "Congregazione della Missione" (CM). Per agroecologia si intende una scienza e una pratica che applica principi ecologici nella produzione di alimenti e nella gestione di sistemi agricoli.
Padre Werang, dal 2018 formatore nel Seminario intitolato al Santo Nome di Maria nelle Isole Salomone, citando P. Jauhari Atmoko, CM, l'attuale Direttore della Pastorale Agroecologica di Lazarist Hut, Centro di sviluppo annesso alla parrocchia di san Giuseppe a Kediri, nella provincia di East Java, sottolinea come la pastorale agroecologica sia "un modello di agricoltura sostenibile che lavora con la natura", riconosciuta anche come una via importante per la conservazione dell'ambiente. "Da più parti diventa preponderante la ricerca e la richiesta di cibo sano. L'Agroecologia Pastorale è stata fondata dalla Congregazione della Missione nel 2010 a Kediri", osserva.
Sono stati messi a disposizione dal primo responsabile, padre Markus Hardo, CM, aree per la coltivazione di riso, mais, avocado, iaca o jackfruit, mango, banana, varietà di fagioli e arachidi senza fare ricorso a prodotti chimici per evitare di danneggiare le piantagioni o il suolo. Inoltre è stato introdotto l'orto in serra dove si coltivano cavoli, cipolle, melanzane etc etc utilizzando fertilizzanti organici e ci si è occupati anche dell'allevamento di bovini, capre, polli, anatre. Da allora, l'Agroecologia Pastorale del Lazarist Hut è unanimemente riconosciuta come un luogo non dedicato unicamente agli agricoltori, ma aperto a tutti: anche le istituzioni, Governo e Chiesa locale, lo tengono in considerazione per imparare a produrre cibo sano e sostenibile.
La pandemia ha provocato molte complicazioni ma la pastorale agroecologica è andata avanti. Una specifica formazione, unita all'uso dei social media, con continui richiami a uno stile di vita sano e naturale, sono gli strumenti culturali attraverso cui passa la pastorale agroecologica. Naturalmente, si nota, è difficile sradicare dalla mentalità corrente la convinzione che sia meglio in agricoltura ricorrere a fertilizzanti chimici.
Padre Werang conclude citando il Provinciale della Congregazione della Missione, padre Emanual Prasetyo, CM, che sottolinea l’importanza della pastorale agroecologica in un momento di profondi cambiamenti climatici provocati dall’uomo, anche sulla scorta delle sollecitudini che ci giungono dalla lettura dell’enciclica "Laudato si' ": “Questa Pastorale di agroecologia è davvero utile e necessaria in questo momento, per questo motivo dobbiamo lavorare insieme alla costruzione della nostra Casa comune”, conclude.
(EG) (Agenzia Fides 6/12/2021)