Port Moresby (Agenzia Fides) – Rendere consapevoli ed educare gli elettori a scegliere in modo saggio e libero i futuri rappresentanti del Governo: con questo obiettivo, in vista delle elezioni politiche che si terranno nel Paese nel 2022, la Conferenza dei Vescovi di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone è già al lavoro per stemperare il clima di tensione generato dall’emergenza ambientale, culturale e sociale che si registra nel paese. Secondo gli osservatori, la Papua Nuova Guinea continua ad essere molto instabile dal punto di vista economico e politico, oltre ad essere considerata una nazione con alto tasso di corruzione. Di qui, secondo quanto si evince nella nota del Segretariato Generale dei Vescovi pervenuta all’Agenzia Fides, l’opera di una necessaria sensibilizzazione culturale e sociale della cittadinanza, cui le comunità cattoliche daranno un prezioso contributo.
Alcuni analisti prevedono che le prossime elezioni saranno le più combattute e le più sanguinose nella storia della Papua Nuova Guinea. “Noi tutti possiamo prevenire questa escalation di violenza impegnandoci a verificare la reale preparazione e predisposizione al servizio del Paese delle persone che andremo a scegliere in nostra rappresentanza. Non andremo a votare leader ma persone che ci rappresentino e conoscano il territorio, la gente, e che siano in grado di governare in maniera seria” notano i Vescovi.
“I 111 membri del Parlamento ci devono difendere, devono battersi per noi, devono impegnarsi innanzitutto per il loro elettorato e per tutta la nazione. I bravi rappresentanti sono buoni ascoltatori, devono essere persone coinvolte nei settori sanitari, dell'istruzione, sindacati, che hanno buone relazioni internazionali, capacità di amministrazione dello Stato, servizi alla comunità e benessere sociale. Persone che abbiano capacità di leadership. E’ ora di favorire anche le presenze femminili – insistono i Vescovi – che non si lasciano coinvolgere da affari privati e mostrano maggiore empatia con le persone.”
“Quello che serve è un Parlamento che approvi le leggi, applichi politiche a vantaggio dell’intera comunità ed è necessario che ogni cinque, dieci anni al massimo si scelgano nuovi rappresentanti.”
Nella Papua Nuova Guinea il Parlamento nazionale è unicamerale ed è composto da 111 seggi, anche se la Costituzione ne consente fino a 126. I parlamentari sono membri eletti direttamente in collegi elettorali uninominali. I membri eletti hanno un mandato di cinque anni.
(AP) (19/5/2021 Agenzia Fides)