Yangon (Agenzia Fides) - "Seguire la via non violenta contro i mezzi violenti": è l'esortazione rivolta ai giovani birmani dal Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, che, in un una dichiarazione pubblicata il 23 marzo e inviata all'Agenzia Fides, riconosce "il meraviglioso contributo storico" e il sacrificio dei giovani del Myanmar per il progresso e il miglioramento del paese. Il Cardinale Bo rileva che la lotta pacifica del movimento giovanile per i valori democratici, per l'equità e l'unità in Myanmar ha incontrato un rispetto e riconoscimento globale, grazie alla sua "spontaneità, creatività, organizzazione massiva e approccio non violento". Le modalità non violente, rimarca il Cardinale "prevarranno sull'oppressione violenta e diminuiranno il numero di morti tra i manifestanti".
Il messaggio afferma di comprendere e riconoscere, in modo empatico, le sfide che vivono oggi i giovani del Myanmar: sopravvivere in mezzo a gravi difficoltà, resistere alla violenza brutale, che suscita dolore, rabbia, frustrazione e ansia. Allo stesso tempo, il testo rinnova l'appello a "usare solo mezzi pacifici" e a restare forti e disciplinati nella risposta non-violenta, per evitare ulteriori spargimenti di sangue e più vittime nel confronto.
"Tutte le tradizioni religiose aderiscono alla non violenza perchè la violenza è intrinsecamente un male. Condanniamo incondizionatamente la violenza contr i civili disarmati", ricorda il Cardinale, assicurando il suo pieno sostegno ai giovani, e ricordando cha una scelta di violenza alienerebbe da loro simpatie e sostegno internazionale e sarebbe controproducente per la loro protesta. Nel messaggio il Presidente della Conferenza episcopale del Myanmar promette di continuare a operare a tutti i livelli, per la riduzione della violenza e per la protezione delle vite umane.
(JK-PA) (Agenzia Fides 24/3/2021)
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