Florida (Agenzia Fides) – “Come Chiesa in Uruguay, essendo una delle istituzioni fondatrici del paese, ringraziamo Dio per la libertà di cui godiamo e condividiamo la gioia di questo periodo elettorale. Noi Vescovi della Chiesa cattolica, come cittadini e come pastori, vogliamo portare il nostro contributo alla riflessione che si apre in questo periodo elettorale”. Inizia così il messaggio dei Vescovi dell’Uruguay in occasione delle elezioni presidenziali e parlamentari del 27 ottobre, pubblicato con la data del 5 aprile 2019 e pervenuto all’Agenzia Fides.
Rallegrandosi di vivere in un paese democratico, i Vescovi evidenziano che “ogni voto vale, ogni voto è importante”, e ricordando che la riforma costituzionale di un secolo fa ha separato la Chiesa cattolica dallo Stato, facendo maturare una “laicità positiva”, affermano: “La Chiesa cattolica non si schiera per nessun partito, ma incoraggia l'impegno politico dei laici cattolici, consapevole che la politica è una delle forme più preziose di amore, perché cerca il bene comune. Allo stesso tempo invita coloro che agiscono in politica a conoscere in profondità la ricca dottrina sociale della Chiesa”.
La storia nazionale è stata caratterizzata dalla ricerca del consenso e di accordi, che hanno messo fine a duri scontri. “Anche oggi sembra siano necessari uomini e donne capaci di dialogare con gli avversari politici e di concordare soluzioni per le maggiori difficoltà che affrontiamo” scrivono i Vescovi, che poi si soffermano a citare le principali. “Molti giovani oggi sognano un futuro fuori dal nostro paese e, in effetti, continuano a esserci emigranti uruguaiani. Allo stesso tempo, oggi fratelli di altri paesi vengono nella nostra terra alla ricerca di nuove opportunità…” “Le statistiche mondiali dicono che l'Uruguay ha il più alto tasso di suicidi in America Latina, specialmente tra i giovani”. Per questo si aspettano “una presa di coscienza collettiva che qualcosa è sbagliato ed è necessario trovare i mezzi per superarlo”.
I Vescovi indicano quindi gli elementi fondamentali che, secondo la visione cristiana dell’esistenza e della dottrina sociale della Chiesa, dovrebbero essere tenuti in considerazione al momento della scelta elettorale. “In primo luogo il valore della vita, dal suo concepimento alla morte naturale... Proteggerla, prendersene cura, difenderla, è un dovere essenziale”. La Chiesa poi appoggia il cambiamento culturale mondiale che vede una nuova considerazione della donna, considerata “grande segno di speranza di tempi migliori”. “Il suo protagonismo nelle più diverse aree della società arricchisce tutti con la peculiarità del suo contributo. Questo oggi lo vediamo felicemente realizzato anche nell'arena politica”.
Riguardo alla famiglia, considerata dalla Costituzione “la base della nostra società”, e nonostante le numerose iniziative per sostenerla, sia dello Stato che della Chiesa, i Vescovi manifestano “grande preoccupazione” per una certa visione della persona e della sessualità che mirano alla sua destrutturazione. Di questo processo fa parte il fatto che “lo Stato si appropria del diritto e del dovere primario dei genitori di educare i propri figli secondo la propria scala di valori, per dare loro, fin dall'infanzia, una visione distorta della sessualità, del matrimonio e della famiglia. Stiamo soffrendo in Uruguay un'autentica ‘colonizzazione ideologica’, denunciata in più di un'occasione da Papa Francesco e da noi stessi”.
Altre problematiche della situazione attuale indicate dai Vescovi riguardano le famiglie in situazioni di povertà, la frammentazione sociale, la mancanza di sicurezza, l’attenzione alle condizioni lavorative, lo spopolamento delle campagne, la previdenza sociale, l’ambiente. “Indubbiamente, i problemi del paese comprendono molti altri aspetti non menzionati qui” evidenziano, volendo sottolineare solo quelli considerati ineludibili.
“La nostra parola sgorga dall'amore per la nostra terra e per la sua gente – scrivono nella conclusione del messaggio -. Incoraggiamo tutti i fratelli nella fede e coloro che, senza condividerla, ascoltano la nostra voce, ad impegnarsi come cittadini a costruire un Uruguay che vogliamo sempre più giusto e più libero”. (SL) (Agenzia Fides 6/4/2019)