Diario Extra
Limón (Agenzia Fides) – “I nostri nativi hanno bisogno di un commissario per difendere i loro diritti umani! Così mi permetto formalmente di suggerire al Presidente Carlos Alvarado un commissario per i popoli indigeni del nostro paese, per poter intervenire dinanzi alle molteplici e permanenti violazioni dei diritti umani fondamentali subite da questi fratelli, in modo sistematico e per tanti anni": queste le parole di Mons. Javier Román, Vescovo della diocesi di Limón in Costa Rica, in una lettera al nuovo Presidente del paese, inviata anche a Fides.
“Questo governo ha iniziato la sua attività – continua il Vescovo - ribadendo la volontà di far rispettare i diritti umani di tutti i costaricani, per questo ha nominato un commissario che opera al fine di garantire e sostenere i diritti delle persone che lo richiedono".
"I nostri indigeni stanno morendo di fame per la mancanza di cure mediche, hanno bisogno di strade, ponti, scuole, progetti produttivi, sicurezza e opportunità di lavoro. Un commissario potrebbe intervenire presso le istituzioni, denunciando la mancanza di assistenza e di presenza, per promuovere la cultura e contribuire a risolvere i conflitti interni dei popoli indigeni”. Il Vescovo, che possiede una ricca esperienza pastorale, conclude rivolgendosi al Presidente con queste parole: “Dalla sua esperienza come ministro, sappiamo della sua sensibilità sociale e della voglia di fare le cose bene. Cominciamo facendo giustizia per questi fratelli, che hanno veramente bisogno del sostegno di tutti, oggi".
A 15 giorni dal suo insediamento come Presidente, il giornalista e politologo Carlos Andrés Alvarado Quesada ha costituito un governo di unità nazionale che dovrà affrontare una situazione economica fragile, a causa di un deficit fiscale pressante. La situazione delle popolazioni indigene in Costa Rica è quella descritta da Mons. Román, triste e grave, perché sono lasciati senza protezione da parte delle autorità. I problemi e le conseguenze delle tragedie ambientali hanno spento le poche speranze di molte persone in luoghi dove l'assistenza del governo non arriva o è completamente assente.
(CE) (Agenzia Fides, 23/05/2018)