ASIA/PAKISTAN - Urge tutelare i diritti delle donne lavoratrici

lunedì, 9 marzo 2015

Faisalabad (Agenzia Fides) – Tutelare i diritti e la dignità delle donne lavoratrici in Pakistan: lo hanno chiesto le donne pakistane riunite in una convention tenutasi a Faisalabad in occasione della Giornata internazionale della donna. Alla convention hanno preso parte donne impegnate in politica come Najma Afzal, Kaneez Ishaq, Khalida Mansoor, e donne impegnate nella società civile come Nazia Sardar, Direttrice della “Associazione per la consapevolezza e la motivazione delle Donne” (Awam), tra gli organizzatori dell’evento. Nell'incontro si è cercato di attuare il progetto di rafforzamento delle donne lavoratrici, previsto all’interno del Programma di pari opportunità ed equità di genere, sponsorizzato dalla Aurat Foundation.
Come appreso da Fides, Nazia Sardar ha detto che “le donne devono migliorare le loro abilità nella contrattazione collettiva per la loro emancipazione. Il datore di lavoro deve assicurarsi che le donne abbiano protezione e sicurezza, applicando il codice di condotta contro le molestie sessuali”.
L’attivista cattolica per i diritti delle donne, Shazia George, ha ricordato che “le donne lavoratrici domestiche sono prive di qualsiasi forma di tutela giuridica, inclusa la garanzia di un salario minimo: dunque meritano una speciale attenzione del governo”.
Secondo Najma Afzal, eletta nell'assemblea provinciale del Punjab, “il governo ha fatto passi notevoli per migliorare la condizione delle donne, garantendo loro rappresentanza significativa in tutti i campi della vita”, mentre per Kaneez Ashaq, nella stessa assemblea provinciale, “è tuttora diffusa una mentalità che considera le donne inferiori: le donne devono concentrarsi sul miglioramento delle loro competenze, lottando per i loro diritti”. Parere suffragato anche da Khalida Mansoor, eletta nel Paralamento nazionale.
Le donne presenti hanno rimarcato che “il governo deve proteggere le donne contro la violenza che tuttora subiscono in molti ambienti, attuando gli strumenti nazionali e internazionali a tutela dei diritti delle lavoratrici”. (PA) (Agenzia Fides 9/3/2015)


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