ASIA/FILIPPINE - I Vescovi Filippini chiedono riconciliazione e pace per il paese

giovedì, 24 febbraio 2005

Manila (Agenzia Fides) - Mentre continua il conflitto nell’isola di Jolo, nelle Filippine Meridionali, dove membri del Moro National Liberation Front e del gruppo “Abu Sayyaf” sono protagonisti di violenti scontri con le truppe di Manila, la comunità cattolica filippine prega per la pace, chiede un cessate il fuoco e auspica la riconciliazione con i “nostri fratelli musulmani”, come li definisce l’Arcivescovo di Manila, Mons. Gaudencio Rosales nel suo messaggio per la Quaresima 2005.
L’Arcivescovo afferma: “Questi Quaranta giorni di Quaresima sono sacri per noi come il Ramadan lo è per i nostri fratelli e sorelle musulmani”, esortando a vivere questo tempo “in spirito di preghiera e generosità”, facendo sacrifici per la disciplina di sè. Per molti fedeli, sottolinea mons. Rosales, “la vita è già un sacrificio”, ricordando che “il Signore guarda alla liberazione degli oppressi, alla condivisione del pane con l’affamato e all’accoglienza” come “speciali forme di digiuno e sacrificio”. La Quaresima, secondo l’Arcivescovo, dev’essere il tempo in cui “prendersi cura l’uno dell’altro”. Anche dei fratelli più poveri e che soffrono disagio e sfollamento nel Sud del paese, dove il conflitto fra ribelli separatisti e truppe regolari sta vivendo una nuova fiammata. Per questo la Conferenza Episcopale ha diffuso un messaggio in cui si condannano gli attentati dinamitardi che di recente hanno sconvolto il paese (nelle città di Manila , Davao, General Santos), che “uccidono civili innocenti” e violano chiaramente “gli insegnamenti di Dio e di Allah”, chiedendo di incrementare la protezione di luoghi pubblici come scuole e chiese. Numerosi rappresentanti della Chiesa, sacerdoti e laici, hanno anche chiesto un cessate il fuoco e la ripresa del dialogo nel conflitto del Sud.
(PA) (Agenzia Fides 24/2/2005 righe 23 parole 234)


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