Bamako (Agenzia Fides)- I successi militari delle truppe franco-maliane (appoggiate da quelle del Ciad) nel nord del Mali incoraggiano la popolazione che vede una possibile uscita dalla crisi. “Non solo i gruppi jiahdisti sono stati espulsi e allontanati dai grandi centri urbani del nord, ma la riduzione della loro forza fa sperare ai maliani di un miglioramento delle condizioni di sicurezza del Paese” dice all’Agenzia Fides don Edmond Dembele, Segretario della Conferenza Episcopale del Mali.
“Le popolazioni delle città del nord liberate dalla presenza dei gruppi jihadisti hanno ripreso a vivere e si sentono più sicure” aggiunge don Dembele.
Il governo ha annunciato il 6 marzo la creazione di una Commissione Dialogo e Riconciliazione per trovare il modo di pacificare il Paese. “La composizione di questo organismo è ancora da decidere. Pensiamo che anche la Chiesa cattolica ne farà parte, perché, come ha detto il Primo Ministro, nella Commissione confluiranno le diverse componenti sociali e religiose del Paese, in modo che tutti i maliani possano riconoscersi in questa struttura” dice don Dembele.
“Il Mali non ha mai conosciuto una divisione tra popolazioni del nord e popolazioni del sud, ma si parla piuttosto di diverse componenti della società, anche su base etnica. Credo quindi che all’interno della Commissione si ragionerà in questi termini, invece che di una spaccatura tra nord e sud” conclude il sacerdote. (L.M.) (Agenzia Fides 7/3/2013)