Juba (Agenzia Fides) - L’Arcivescovo Daniel Deng Bul, dell’Episcopal Church of the Sudan (ECS), è rimasto scioccato al vedere le distruzioni commesse dall’esercito sudanese nella città di Abyei, contesa tra Sudan e Sud Sudan. Lo ha affermato lo stesso Arcivescovo, di ritorno da una visita ad Abyei, in un’intervista all’emittente cattolica Bakhita Radio. Secondo Mons. Deng i militari di Khartoum, che occupano la città, hanno distrutto uffici pubblici, chiese, scuole ed abitazioni. La moschea è l’unico edificio rimasto in piedi ad Abyei, ha affermato il leader religioso.
Mons. Deng si chiede quale sia la ragione per la quale l’esercito sudanese abbia distrutto chiese e scuole lasciando intatta la sola moschea, interrogandosi se i militari di Khartoum intendano trascinare i due Paesi in un conflitto a carattere religioso. Il destino di Abyei, zona ricca di petrolio al confine tra i due Stati, rimane una delle questioni lasciate irrisolte dall’accordo sottoscritto da Sudan e Sud Sudan il 27 settembre ad Addis Abeba (Etiopia), che regola in particolare la divisione dei proventi del petrolio, estratto nel Sud Sudan ed esportato tramite le strutture sudanesi. (L.M.) (Agenzia Fides 17/10/2012)