AFRICA/TUNISIA - I salafiti sono pochi ma ben organizzati

martedì, 12 giugno 2012

Tunisi (Agenzia Fides) - “I salafiti sono pochi ma si concentrano in massa nei luoghi dove inscenano le loro proteste. In questo senso fanno impressione” dice all’Agenzia Fides p. Jawad Alamat, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Tunisia, dove tra ieri ed oggi sono esplosi scontri tra le forze dell’ordine e gruppi di salafiti che hanno assalito un tribunale, un posto di polizia e bloccato l’autostrada che collega Tunisi a Beja. La polizia ha sparato lacrimogeni ed ha arrestato 46 persone.
“Finora il partito islamico al potere, Ennhada, ha adottato la politica del dialogo con gli estremisti” spiega p. Alamat. “La nuova dirigenza tunisina afferma che reprimere il movimento salafita peggiorerebbe la situazione perché così facendo si rischia di attirare la simpatia popolare. Ennhada afferma che bisogna rispettare le differenze di opinione, ma che queste non devono diventare un peso per gli altri”.
Secondo p. Alamat però “le azioni dei salafiti iniziano ad essere impopolari, non so fino a che punto si potrà continuare a dialogare con gli estremisti. La Tunisia inoltre sta facendo uno sforzo enorme per attirare investimenti e turisti stranieri. Le azioni dei salafiti rischiano di allontanare gli uni e gli altri quando invece la Tunisia necessita di rilanciare la propria economia”. “D’altro canto, più la situazione economica peggiora più è facile per i salafiti reclutare nuovi adepti, dato che il loro movimento è ben finanziato, soprattutto dall’estero” dice p. Alamat.
“Ho fiducia che il popolo tunisino che si è ribellato alla tirannia del regime precedente, sarà in grado di far fronte ad un gruppo, per quanto violento, ma sempre minoritario” conclude il Direttore Nazionale delle POM della Tunisia. (L.M.) (Agenzia Fides 12/6/2012)


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