ASIA/FILIPPINE - Libertà religiosa ma anche “potenziamento della sharia” nella Dichiarazione congiunta di Governo e ribelli islamici

venerdì, 18 maggio 2012

Cotabato City (Agenzia Fides) – Il nuovo “soggetto politico” che il Governo di Manila e i ribelli islamici concordano di creare nelle Filippine Sud, nel quadro di un sistema di tipo federale – per sostituire l’attuale Regione Autonoma Musulmana di Mindanao – riconosce l’identità dei musulmani filippini, garantisce la libertà religiosa ma, d’altro canto, ammette un potenziamento della giurisdizione dei tribunali islamici secondo la sharia, che comunque sarà applicata solo alle comunità musulmane. E’ quanto emerge dalla “Dichiarazione di Principi” firmata alla fine di aprile a Kuala Lumpur dal Governo e dai MILF (Moro Islamic Liberation Front) che costituirà la base per sottoscrivere un accordo di pace definitivo. Nel documento in 10 punti, inviato all’Agenzia Fides, le parti hanno convenuto quanto segue:
1. Riconoscimento dell'identità Bangsamoro (i musulmani filippini ndr) e delle loro legittime rivendicazioni; 2. Impegno per la creazione di un nuovo soggetto politico autonomo al posto della Regione Autonoma Musulmana di Mindanao; 3. Continuità nei negoziati; 4. La nuova entità politica autonoma deve avere una forma di governo ministeriale; 5. Un periodo di transizione per attuare le disposizioni dell'accordo. 6. Condivisione del potere e delle risorse tra il Governo nazionale e la nuova entità politica. Al governo saranno riservate difesa e sicurezza esterna, politica estera, commercio globale, moneta e politica monetaria, cittadinanza e naturalizzazione, servizio postale. 7. Il nuovo soggetto politico potrà creare proprie fonti di entrate; 8. Rafforzamento dei giudici della Sharia e ampliamento della propria giurisdizione sui casi. Il nuovo soggetto politico avrà competenza sul sistema giudiziario islamico. 9. Creazione di meccanismi di monitoraggio e di valutazione, che possono utilizzare le competenze di organismi già esistenti. 10. Ai cittadini residenti nel nuovo soggetto politico sono garantiti: diritto alla vita e all'inviolabilità della propria persona e della dignità; diritto alla libertà di religione e di espressione; diritto alla privacy; diritto alla libertà di parola; diritto di esprimere opinioni politiche e perseguire le aspirazioni politiche democraticamente; diritto di chiedere un cambiamento costituzionale con mezzi pacifici e legittimi; diritto delle donne alla partecipazione politica e alla protezione da ogni forma di violenza; diritto di scegliere liberamente il proprio luogo di residenza; diritto di pari opportunità nelle attività sociali ed economiche; diritto di costituire associazioni culturali e religiose. (PA) (Agenzia Fides 18/5/2012)


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