Kathmandu (Agenzia Fides) - I sessanta anni della presenza dei gesuiti in Nepal saranno commemorati con una solenne celebrazione presso la St. Xavier's School di Jawalakhel, a Kathmandu, il 6 maggio, al termine di tre giorni di assemblea dei gesuiti di questa Regione. Come informa la Curia generale dei Gesuiti, l'invito che ricevette P. Marshall D. Moran nel 1950 dal governo del Nepal di aprire una scuola, fu il primo passo per i gesuiti e per la Chiesa cattolica per entrare nel "proibito regno indù". Il 6 giugno 1951 ci fu lo storico sbarco dei primi tre gesuiti della Provincia di Patna (India), inviati alla nuova missione. Erano i Padri Ed Saxton, Frank Murphy e Moran. Da allora le Province di Chicago e Patna sono stati i principali sostenitori, con le risorse economiche e il personale, della Compagnia di Gesù in Nepal, mentre altri gesuiti provenienti dall'India, dal Giappone e dal Nord-America si aggiunsero negli anni seguenti per lavorare in questo paese. Benché l'educazione fosse il principale impegno della Compagnia in Nepal, i gesuiti si occuparono anche del settore sociale e pastorale.
Gli studi dei Padri John Locke, Lud Stiller e Cap Miller, sulla religione, storia e antropologia nepalesi costituiscono ancora oggi un valido materiale di riferimento per universitari e studiosi. Prendendo atto che tra i 26,6 milioni di nepalesi oltre il 70% non ricevevano un'educazione adeguata, i gesuiti hanno esteso la loro azione all'Est, all'Ovest e alle comunità himalayane del Nord-Ovest di Kathmandu. Il Jesuit Refugee Service, insieme con la Caritas Nepal, si occupa dell'educazione di migliaia di profughi bhutanesi che si trovano nel paese. La Chiesa cattolica in Nepal, con i suoi circa 7.000 fedeli, è stata eretta a Vicariato Apostolico con a capo il gesuita P. Antony Sharma. Il numero totale dei gesuiti in Nepal è di 70, inclusi 30 giovani in formazione e 5 che lavorano fuori della Regione. (SL) (Agenzia Fides 05/05/2012)