Bamako (Agenzia Fides) – “C’è preoccupazione e ovviamente volti tesi, ma non ci sono conflitti per le strade. Non ci sono stati colpi contro la popolazione. La gente è con l’esercito. Si è stancata delle bugie del governo Tourè e del modo di gestire il conflitto con i Tuareg nel nord del paese”: è la testimonianza di alcuni missionari Salesiani in Mali, all'indomani del colpo di stato messo in atto da un gruppo di militari contro il Presidente Amadou Toumani Touré (vedi Fides 22/3/2012).
Come riporta un nota del bollettino Salesiano Ans, inviata a Fides, i missionari Salesiani e le suore Figlie di Maria Ausiliatrice, presenti in Mali da oltre 20 anni, vivono questo momento con prudenza e attesa: data la situazione, ad esempio, è in dubbio la processione quaresimale annuale che era stata programmata per domani, domenica, 25 marzo, a cui solitamente partecipano tantissimi giovani. Intanto, dopo quello che viene definito “un golpe in piena regola”, con lo scioglimento del Parlamento e l'annullamento della Costituzione, p. Faustino García Peña, Superiore Salesiano per l'area dell’Africa occidentale francofona – cui appartiene il Mali – è in costante comunicazione con i missionari in loco, esprimendo sostegno e accompagnamento. Sia i Salesiani e sia le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno ricevuto numerosi messaggi di vicinanza e solidarietà in questo momento incerto della politica nazionale.
I missionari salesiani lavorano in Mali dal 1985. Le missioni salesiane si occupano della formazione dei giovani e dei bambini svantaggiati, con scuole, centri giovanili, centri di accoglienza, che aiutano ogni giorno migliaia di bambini a guardare con speranza al futuro. (Agenzia Fides 24/3/2012)