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Lima (Agenzia Fides) – La Conferenza Episcopale Peruviana ha inviato una nota all’Agenzia Fides circa la situazione degli Haitiani fermi da diversi mesi alla frontiera, che vorrebbero entrare in Brasile. Nella nota si spiega cronologicamente la situazione e l’aiuto offerto dalla Chiesa, ricordando quanto segue.
Nel marzo 2011 si era a conoscenza della presenza di oltre 100 cittadini haitiani che erano rimasti bloccati nella città peruviana di Iñapari, Madre di Dio, nel tentativo di entrare in Brasile. I membri della Pastorale della Mobilità Umana e la Commissione cattolica peruviana per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Peruviana si fecero allora avanti per cercare di far presentare domande d’asilo ad un gruppo di haitiani, che successivamente riuscirono ad entrare in Brasile.
Nel gennaio di quest'anno, padre Rene Salizar, parroco ad Iñapari, ha riferito della presenza di 273 haitiani nella zona. Questa volta il Brasile ha chiuso le sue frontiere, impedendo l'ingresso degli haitiani e da allora il sacerdote si sta prendendo cura del vitto e dell’alloggio per tutte queste persone, anche con il sostegno di alcune istituzioni per i diritti umani del Brasile.
Preoccupati da questa situazione, la signora Beatriz Roman, della Commissione Cattolica Peruviana per le Migrazioni e Padre Marcos Mario Bubniak, CS, Coordinatore della Pastorale della Mobilità Umana, si sono incontrati con il Presidente della Commissione Etica del Congresso, il deputato Humberto Lay, al fine di presentare una proposta per conferire uno status giuridico di migrante attraverso un visto umanitario per gli stranieri con residenza irregolare, che sono a rischio di espulsione o deportazione. Il membro del Congresso ha mostrato il suo interesse per la situazione e ha deciso di collaborare per tutto quello che gli è possibile, studiando una proposta da presentare alla Commissione di turno per la revisione. (CE) (Agenzia Fides, 20/02/2012)
