ASIA/INDIA - Campagna nazionale a sostegno della “Legge per prevenire abusi sulle minoranze religiose”

lunedì, 12 dicembre 2011

New Delhi (Agenzia Fides) – Una campagna nazionale, di sensibilizzazione e di preghiera, è stata lanciata oggi dai cristiani indiani, di tutte le confessioni, per sostenere l’approvazione della “Legge per prevenire la violenza sulle minoranze religiose”: è quanto comunica all’Agenzia Fides l’All India Christian Council (AICC), organizzazione ecumenica impegnata per la difesa della libertà religiosa, delle minoranze e, in particolare, dei diritti dei cristiani in India.
Il disegno di legge “è urgente per porre fine alle campagne di odio, e per ripristinare la fiducia nelle minoranze”, spiega a Fides John Dayal, attivista cattolico, Segretario generale dell’AICC. L’organizzazione invita il governo indiano a presentare senza indugio al Parlamento e ad approvare il disegno di legge, comunemente chiamato “Communal Prevention Bill”, redatto nei primi mesi del 2011 dal National Advisory Council ed ora fermo in Parlamento (vedi Fides 24/5/2011 e 23/9/20119). L’AICC ha avviato una serie di iniziative a livello nazione, trovando l’appoggio di numerosi gruppi cristiani.
La legge è stata fortemente sostenuta dalle minoranze religiose ma anche da larga parte della società civile, come un mezzo efficace per frenare la violenza intercomunitaria che affligge il paese dopo l'indipendenza (nel 1947). Secondo informazioni ufficiali, negli ultimi dieci anni ci sono stati oltre 6.000 episodi di violenza interreligiosa in India.
Tra i più atroci crimini di massa contro le comunità religiose, l’AICC ricorda la violenza contro i sikh del 1984 a Nuova Delhi, il pogrom contro i musulmani nel Gujarat del 2002, la strage anti-cristiana in Orissa nel 2008. In tutti questi gravi episodi, la polizia e i funzionari pubblici sono rimasti indifferenti o sono stati complici. “La cosa peggiore è la questione della giustizia. Alla maggior parte delle vittime è stata negata la giustizia. In Orissa, per esempio, non una sola persona è stata condannata per omicidio”, nota l’AICC.
Il disegno di legge – riferisce l’AICC a Fides – mira a garantire giustizia alle vittime e a porre fine al clima di impunità, censurando il comportamento di gruppi estremisti religiosi e l'apatia o il coinvolgimento di funzionari pubblici. La legge sarebbe anche utile a frenare discorsi di incitamento all'odio. Negli ultimi mesi, il leader fondamentalista indù Praveen Togadia ha chiesto la decapitazione dei missionari “che operano conversioni”. E Subramaniam Swamy, leader del partito nazionalista “Baratiya Janata Party”, ha lanciato una campagna di diffamazione contro le comunità cristiane e musulmane. L’AICC denuncia anche il tentativo di affossare la legge, alimentando falsi allarmi e, ritenendo la violenza interreligiosa “un male come la corruzione”, ribadisce con forza l’urgenza del provvedimento per frenare i contini abusi verso le minoranze come musulmani, cristiani, dalit e tribali. (PA) (Agenzia Fides 12/12/2011)


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