Kinshasa (Agenzia Fides) - “La situazione è calma, ma si respira tensione nell’attesa dei risultati elettorali” dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa locale da Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), dove ieri, 28 novembre, si sono tenute le elezioni presidenziali e politiche. “La giornata elettorale è stata contrassegnata da tensioni e violenze in alcune aree del Paese e da diversi problemi organizzativi” dicono le fonti di Fides. “Occorre tenere presente però che la RDC è uno Stato immenso, privo di strade interprovinciali e di altre infrastrutture”.
Secondo fonti di stampa, alcune persone sono state uccise a Lubumbashi, capoluogo del Katanga (sud-est), mentre altri incidenti sono avvenuti nel Kasai. Vi sono stati inoltre pesanti ritardi nell’apertura dei seggi.
Alla vigilia del voto, in una nota pervenuta all’Agenzia Fides, la Rete Pace per il Congo, aveva denunciato, tra l’altro, “le tergiversazioni della Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (Ceni) nell’accettare le richieste dell’opposizione per il controllo delle liste degli elettori e del sistema informatico centrale, le varie irregolarità constatate durante la preparazione delle elezioni (iscrizioni di minorenni, persone di dubbia nazionalità e militari nelle liste elettorali, doppioni, creazione di seggi elettorali fittizi…), i ritardi nella pubblicazione delle liste degli elettori e dei seggi elettorali,nella preparazione e distribuzione dei materiali elettorali (cabine, urne, schede di voto…), i sospetti di frode elettorale” sono stati tra i maggiori problemi rilevati nel periodo pre-elettorale e durante la campagna elettorale stessa. “Questi avvenimenti possono aver contribuito a creare nella popolazione un clima di tensione, di nervosismo, di sospetto e di incertezza” afferma la nota della rete promossa dai missionari.
Secondo l’agenzia AP le operazioni di voto sono state prolungate alla giornata di oggi, per permettere di votare agli elettori che non hanno potuto farlo ieri a causa dei ritardi organizzativi. Le nostre fonti non hanno però confermato questa proroga. (L.M.) (Agenzia Fides 29/11/2011)