Bogotà (Agenzia Fides) – Il maltrattamento dei minori continua ad essere una piaga molto grave nel paese latinoamericano. Secondo l’ultimo rapporto dell’ICBF, l’Istituto colombiano che si occupa della tutela della famiglia, nel 2011 sono state registrate 104.392 denunce, tra le quali 39.500, circa il 40%, si riferiscono a casi di maltrattamento di bambini e bambine. I numeri potrebbero essere di gran lunga superiori, sia per le mancate denunce sia perché ci sono casi di abusi che sono culturalmente accettati. Le statistiche presentate dall’ICBF riguardano i casi denunciati, mancano quindi quelli rimasti nascosti grazie alla complicità dei familiari o di altre persone estranee al nucleo familiare. Rispetto allo scorso anno le denunce sono comunque aumentate grazie ad una maggiore presa di coscienza da parte della popolazione. Si è passati da 95.577 a 104.392. Il tipo di abuso riconosciuto come il più comune è quello dato dalla negligenza degli adulti che privano i bambini dell’attenzione di cui necessitano. Nel 2011 ci sono state 19.521 denunce di questa forma di abuso, seguite da 17.795 denunce per maltrattamento fisico di minori, 1.827 per maltrattamento psicologico e 363 per maltrattamento anche durante la gravidanza. Per quanto riguarda gli abusi sessuali, su 11.025 minori abusati 4.796 sono bambine e 1.281 bambini, prevalentemente tra i 7 e i 12 anni. I casi di sfruttamento sessuale denunciati nel 2011 sono stati 606, inoltre, sempre secondo i dati dell’ ICBF, 507 minori sono coinvolti nella prostituzione e 54 nella pornografia. Nel paese ci sono 2.513 bambini lavoratori, 392 che vivono di elemosina, 14.524 sono sotto il Sistema di Responsabilità Penale per gli Adolescenti, 878 sono bambini di strada, 4.681 consumano droghe, 1.352 sono sfollati. Secondo il responsabile del movimento per la tutela dei bambini in America latina, il problema in Colombia e nel mondo è più grave rispetto a quanto appaia dalle cifre denunciate. (AP) (22/11/2011 Agenzia Fides)