ASIA/INDIA - La pesante eredità delle bambine Dommara: costrette a prostituirsi per mantenere la famiglia

sabato, 19 novembre 2011

Hyderabad (Agenzia Fides) - In occasione della Giornata Universale del Bambino, che si celebra in tutto il mondo domenica 20 novembre, l’organizzazione cattolica spagnola Manos Unidas ha voluto ricordare il dramma delle bambine della comunità Dommara, che vivono nello stato dell’Andhra Pradesh, in India. Le bambine Dommara appartengono ai Dom, una sottocasta diffusa in tutto il paese con nomi diversi, che parla il tegulu e vive raggruppata in piccoli insediamenti alla periferia delle città, agli snodi ferroviari o ai bordi delle strade, disprezzata dal resto della società. Non hanno nessun tipo di riconoscimento sociale nè costituzionale, come quelli degli appartenenti a qualsiasi altra casta. La maggior parte della bambine, come le loro mamme e le loro nonne, sono costrette a fare della prostituzione l’unico mezzo di sopravvivenza per l’intera famiglia. Secondo la tradizione infatti, gli uomini della comunità non lavorano e sono mantenuti dalle mogli. L’ozio e la mancanza di opportunità alimentano tra questi il consumo eccessivo di alcohol. Quello della prostituzione è un fenomeno molto radicato in questa comunità e impedisce alle donne di uscire dal circolo della povertà e dell’emarginazione. L’indice di abbandono scolastico è molto alto. Si moltiplicano le malattie trasmesse sessualmente e il contagio di Hiv. La violenza nelle famiglie e l’abuso dei minori è all’ordine del giorno. Inoltre, la miseria, la discriminazione, la mancanza di formazione e l’abbandono hanno trasformato il traffico di minori in un affare lucrativo.
Per far fronte a questa situazione, le suore Francescane Missionarie di Maria, che dal 1998 si dedicano a programmi di sviluppo per donne, giovani e bambini emarginati di vari distretti dell’Andhra Pradesh, hanno avviato, in quattro villaggi della zona, un programma di due anni, grazie al quale le giovani donne Dommara vengono formate ed impegnate in attività remunerative che oltre a restituire loro dignità, gli consentono anche di non prostituirsi più. Sono già circa 500 tra donne, bambini e adolescenti a beneficiare del progetto che ha avuto un tale successo che le suore hanno avviato un nuovo corso di 3 anni estendendolo ai bambini adolescenti che riceveranno una formazione professionale grazie alla quale potranno contribuire al mantenimento delle donne delle loro famiglie e della comunità. Inoltre, per allontanare i bambini, soprattutto le bambine dal giro della prostituzione, le suore hanno adattato i centri infantili già esistenti in ogni villaggio in centri di accoglienza notturna, in grado di ospitare 20 bambini e dare loro cure mediche e sostegno scolastico. (AP) (19/11/2011 Agenzia Fides)


Condividi: