Karachi (Agenzia Fides) – La campagna della società civile pakistana per frenare l'estremismo islamico in Pakistan trova appoggi anche nel mondo dell'arte, della musica, della letteratura.
Ha avuto grande successo, soprattutto fra i giovani, un brano musicale dal titolo “Aalu Anday” (“Patate e uova”) diffuso da un complesso musicale pop chiamato “Beygairat Brigade” (“Brigata senza onore”), formato da tre giovani pakistani. Il brano, attraverso la satira musicale, critica piuttosto apertamente episodi della storia recente della nazione, in cui gli estremisti islamici hanno condizionato il paese. Il testo della canzone cita il caso dell’assassinio del governatore Salman Taseer (che, secondo gli autori, ha ispirato la composizione del brano), e del killer Mumtaz Qadri, divenuto per gli estremisti “un eroe”. I giovani ne hanno fatto un video e l’hanno postato su Youtube: grazie alla potenza del web, il video ha raggiunto in poche settimane oltre 350mila contatti, divenendo un “cult”, moltiplicato anche tramite i social network come Facebook e numerosi blog. Tanto che, secondo gli osservatori, i tre giovani potrebbero perfino essere in pericolo di vita.
Anche la letteratura offre una sponda a quanti difendono in Pakistan lo stato di diritto e la condizione delle minoranze religiose. Il giovane scrittore Mohammed Hanif, che vive a Karachi, fra i più noti scrittori di lingua inglese in Pakistan, ha appena pubblicato un romanzo dal titolo “Our Lady of Alice Bhatti”. Protagonista del romanzo è una ragazza cattolica, Alice Bhatti, di famiglia povera ed emarginata, che vive una travagliata e tragica storia d’amore. Nelle vicende della protagonista, Hanif concentra l’attenzione sulle difficoltà sociali e religiose che vivono le minoranze cristiane in Pakistan, mettendo in luce abusi e vessazioni di cui Alice è vittima, in quanto cattolica e in quanto donna.
“Laddove la politica fallisce, è il mondo dell’arte o del web ad aprire strade nuove e a far emergere verità indicibili. Oggi molte trasmissioni musicali, in tv e alla radio, fatte da giovani, criticano la politica. E’ un fenomeno molto interessante in Pakistan” rimarca in un colloquio con Fides p. John Shakir Nadeem, Direttore di “Radio Veritas” in urdu e Segretario della Commissione per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale del Pakistan. “Sono i canali attraverso cui i giovani esprimono le loro speranze e i loro desideri di cambiamento, per un paese migliore, più umano, giusto, libero e rispettoso dei diritti di tutti. Ma purtroppo non hanno un grande impatto sulla politica, che sembra sorda” conclude. (PA) (Agenzia Fides 14/11/2011)