New Delhi (Agenzia Fides) – Leader estremisti indù hanno intensificato una campagna di odio e di calunnie contro i cristiani in India: è la denuncia giunta all'Agenzia Fides da organizzazioni come la “All India Christian Council” (AICC), che difende i diritti umani e la libertà di religione, e confermata da diverse fonti di Fides nella Chiesa indiana.
L'avvocato Subramaniam Swamy, presidente del partito nazionalista indù “Bharatiya Janata Party” (BJP) – principale partito di opposizione al governo federale – “ha avviato una campagna di calunnie a largo raggio contro le comunità cristiane e musulmane”, nota l'AICC, e in particolare, contro la “Legge per la prevenzione della violenza intercomunitaria”, che le minoranze religiose e la Chiesa cattolica sperano sia presto approvato dal Parlamento (vedi Fides 23/9/2011).
Il leader BJP – informa una fonte di Fides – è appoggiato da altri esponenti politici di spicco, come Lal Krishan Advani e Narendra Modi, sempre appartenenti al BJP: costoro, dopo molti anni di militanza, in cui hanno fiancheggiato formazioni estremiste indù come il “Sangh Parivar”, responsabile di molte violenza di massa, oggi intendono “rifarsi un'immagine presentandosi come moderati, per raccogliere nuovi consensi elettorali”, ma in realtà “vogliono trasferire le logiche del ‘comunitarismo’, e dunque gli abusi sulle minoranze, negli apparati dello stato”.
Il leader cattolico John Dayal, Segretario Generale dell'AICC, ha ricordato che i leader cristiani di Mumbai hanno già presentato in passato una denuncia formale nei confronti di Subramaniam Swamy, per la diffusione di odio nella società, in violazione della Costituzione.
Secondo l’AICC, la legge per la prevenzione della violenza sulle minoranze è quanto mai necessaria poiché, secondo dati ufficiali, “negli ultimi 10 anni si sono verificati in India oltre 6.000 episodi di violenza di massa”. Il “comunitarismo è un male come la corruzione”, nota l’AICC, ed entrambi vanno fermati con provvedimenti legislativi ad hoc, che contrastino campagne di odio e di violenza sulle minoranze e sulle comunità emarginate, come musulmani, cristiani, dalit e tribali. (PA) (Agenzia Fides 3/11/2011)