VATICANO - Il Papa rinnova l’appello “ad abbandonare per sempre la via dell’odio e a fuggire dalle logiche del male”

lunedì, 25 luglio 2011

Castel Gandolfo (Agenzia Fides) – “Ancora una volta purtroppo giungono notizie di morte e di violenza – ha ricordato ieri, 24 luglio, il Santo Padre Benedetto XVI subito dopo la preghiera dell’Angelus che ha recitato dal Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo -. Proviamo tutti un profondo dolore per i gravi atti terroristici accaduti venerdì scorso in Norvegia. Preghiamo per le vittime, per i feriti e per i loro cari. A tutti voglio ancora ripetere l’accorato appello ad abbandonare per sempre la via dell’odio e a fuggire dalle logiche del male.” In precedenza il Papa si era soffermato sulla figura del re Salomone, presentata dalla liturgia del giorno, che all’inizio del suo regno invocò l’aiuto del Signore per essere in grado di sostenere tale responsabilità e guidare saggiamente la nazione. Il Signore lo esaudì e Salomone divenne celebre per la sua saggezza e i suoi retti giudizi. “Ma l’esempio di Salomone vale per ogni uomo – ha sottolineato il Papa -. Ognuno di noi ha una coscienza per essere in un certo senso ‘re’, cioè per esercitare la grande dignità umana di agire secondo la retta coscienza operando il bene ed evitando il male. La coscienza morale presuppone la capacità di ascoltare la voce della verità, di essere docili alle sue indicazioni. Le persone chiamate a compiti di governo hanno naturalmente una responsabilità ulteriore, e quindi – come insegna Salomone – hanno ancora più bisogno dell’aiuto di Dio. Ma ciascuno ha la propria parte da fare, nella concreta situazione in cui si trova”. Benedetto XVI ha quindi messo in evidenza che “la vera qualità della nostra vita e della vita sociale dipende dalla retta coscienza di ognuno, dalla capacità di ciascuno e di tutti di riconoscere il bene, separandolo dal male, e di cercare pazientemente di attuarlo.” (SL) (Agenzia Fides 25/07/2011)


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