Islamabad (Agenzia Fides) - Nella legge finanziaria presentata ieri dal governo pakistano non sono previsti stanziamenti per contribuire al progresso e allo sviluppo delle minoranze religiose. Il Ministero federale per l’Armonia e le Minoranze – come già segnalato da Fides l’11/5/2011 – resta di fatto un ministero “decorativo” in quanto non disporrà di un adeguato budget per promuovere iniziative, progetti e attività in favore delle minoranze non musulmane, come le comunità cristiane e indù.
La finanziaria, presentata ieri dal Ministro Federale per le Finanze, Abdul Hafeez Shaikh, prevede per l'anno 2011 - 2012 una spesa complessiva di 2.767 trilioni di rupie (14% in più rispetto allo scorso anno), con un deficit di 850 miliardi di rupie, pari al 4% del Prodotto interno lordo.
Il Ministro ha comunicato con soddisfazione l’aumento del 26% delle esportazioni, affermando che le priorità del governo restano la stabilità economica e la bassa inflazione, rimarcando che urge nel paese una riforma del sistema fiscale, in quanto solo 1.5 milioni di persone, su 180 milioni di abitanti, pagano le tasse.
Un ammontare di 10 milioni di rupie è stanziato dall’Autorità per la ricostruzione e la riabilitazione dopo le alluvioni del 2010, mentre per il settore pubblico è prevista una spesa di 730 miliardi di rupie. Secondo fonti di Fides nella società civile pakistana, il problema è “capire come saranno spesi tali soldi negli investimenti pubblici e quanti si perderanno nei rivoli della corruzione. In ogni caso, la mancata menzione delle minoranze significa relegarle allo stato di emarginazione e sottosviluppo in cui già si trovano”. (PA) (Agenzia Fides 4/6/2011)