ASIA/INDIA - Sessione estiva del Parlamento: in agenda sicurezza alimentare, corruzione e violenza intercomunitaria

venerdì, 27 maggio 2011

New Delhi (Agenzia Fides) – Sarà un’estate impegnativa per il Parlamento Indiano e soprattutto per la coalizione di governo al potere in India, l’United Progressive Alliance (UPA), formata dal Partito del Congresso, guidato da Sona Gandhi, e altri partner minori. Nel luglio prossimo, in quella che viene tradizionalmente definita la “sessione monsonica” dei lavori parlamentari – con evidente riferimento agli eventi climatici – il governo ha intenzione di approvare alcuni provvedimenti molto importanti per la società indiana, che nei mesi scorsi hanno mobilitato l’opinione pubblica: una legge sulla sicurezza alimentare; una sull’esproprio delle terre; la legge contro la corruzione e la legge sulla violenza intercomunitaria, che dà poteri di intervento al governo centrale negli stati nazionali. Si tratta di una “agenda che raccoglie grandi sfide”, nota una fonte di Fides nella società civile indiana, rimarcando che, dopo alcuni problemi interni, il governo intende dare un segnale di forza e compattezza.
Il primo provvedimento intende garantire la sicurezza alimentare della popolazione e sostenere (con distribuzione di grano da parte dello stato ) larghe fasce che vivono sotto la soglia di povertà. Una seconda proposta di legge prevede un notevole aumento dei risarcimenti ai privati, soprattutto a contadini e agricoltori, in casi di esproprio di terreni da parte dello stato per realizzare opere pubbliche (come nel recente caso del progetto di una nuova autostrada in Uttar Pradesh). La legge contro la corruzione (il cosiddetto “Lokpal Bill”) è stata al centro della riflessione e della discussione pubblica nei mesi scorsi, e ha visto un’ampia mobilitazione della società civile – e anche della Chiesa cattolica – per chiedere una nuova legislazione che contrasti efficacemente la corruzione nel paese (vedi Fides 7/4/2011).
Infine il “Communal Violence Bill”, la proposta di legge contro la violenza sulle minoranze o su specifiche comunità etniche o religiose, è stata approvata nei giorni scorsi dal National Advisory Council (vedi Fides 24/5/2011) e recepirà nei prossimi giorni le proposte dalla società civile per introdurre eventuali migliorie. L’opposizione ha fortemente criticato il testo, mentre le minoranze cristiane e musulmane dell’India lo hanno accolto con favore, nella speranza che possa depotenziare i gruppi estremisti indù (PA) (Agenzia Fides 27/5/2011)


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