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Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Dare ancora di più la parola ai bambini, saperli ascoltare, perché questa Opera appartiene a loro” è il desiderio e l’impegno espresso dalla nuova Segretaria generale della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria (POIM), la dottoressa Jeanne Baptistine Ralamboarison, da pochi mesi eletta a questo incarico, dopo un lungo servizio nel Segretariato generale della POIM. “Voi sapete bene quanto me – ha detto la Segretaria generale nel suo intervento all’Assemblea Generale Annuale delle Pontificie Opere Missionarie, in corso a Roma - che i bambini hanno molto da insegnarci, perché non sono soltanto innocenti, ma altrettanto creativi. I temi e i messaggi, anche i più delicati e difficili, che vengono trasmessi dai bambini, sono accettati più facilmente e raggiungono anche i cuori più inariditi. Noi adulti abbiamo molto spesso delle idee – se mi permettete l’espressione – inquinate, ‘interessate’. Dato che è ai bambini che l’Opera chiede una partecipazione di fede e di mezzi materiali, mi sembra logico dover dare loro un posto preminente”. La presenza degli adulti è necessaria per guidare, e non per imporre, ha ribadito la dottoressa Ralamboarison, invitando a dare degli orientamenti e a fare in modo che le realizzazioni siano frutto della loro creatività, con l’obiettivo che la parola “missione” diventi loro “simpatica”.
Dal momento che nel 2013 la POSI festeggerà il suo 170° anniversario, la Segretaria generale ha proposto una iniziativa per i bambini che già conoscono l’Opera, invitandoli a rispondere ad una domanda: “Cosa vorresti fare con l’Infanzia Missionaria?”. La risposta potrebbe essere un disegno, mezzo di espressione preferito dai bambini, ma anche linguaggio universale comprensibile da tutti, eventualmente accompagnato da una piccola frase. Ciascuna Direzione Nazionale potrà scegliere due risposte ritenute migliori che verranno pubblicate dal Segretariato Generale in una raccolta in ricordo di questo anniversario. (SL) (Agenzia Fides 13/05/2011)
