ASIA/FILIPPINE - Chiesa-governo: preghiera e dialogo in vista dell’approvazione del Documento sulla Salute Riproduttiva

martedì, 10 maggio 2011

Manila (Agenzia Fides) – Una intensa preghiera e un rinnovato desiderio di dialogo fra Chiesa e governo per cercare un “terreno comune”: sono questi gli elementi che caratterizzano le Filippine all’indomani dell’apertura della sessione dei lavori del Parlamento nazionale (Congresso e Senato), chiamato a discutere e votare il controverso “Documento sulla Salute riproduttiva” che negli ultimi mesi ha creato frizioni fra la comunità cattolica e i rappresentanti delle istituzioni.
Ieri, 9 maggio, il Parlamento ha aperto i battenti mentre la Chiesa ha proclamato e vissuto una “Giornata di Preghiera nazionale” in cui i fedeli hanno pregato con la recita del Rosario per tutto il giorno. La Chiesa ha invitato i legislatori a non approvare il Documento, di recente rinominato “Responsible Parenthood, Reproductive Health and Population and Development Act”, affermando che esso non risponde alla volontà popolare”. Nella giornata del 9 maggio si è conclusa anche la “Speciale Novena per la vita” indetta nell’Arcidiocesi di Manila, mobilitata per implorare da Dio “la luce e la grazia per illuminare i cuori e le menti di coloro che decideranno sul Documento”.
In tale contesto il governo del Presidente Benigno Aquino, tra i promotori del testo di legge che ammette la contraccezione e metodi artificiali di pianificazione familiare all’interno dell’ordinamento filippino, ha lanciato segnali di apertura affermando che “l’esecutivo intende dialogare e ricercare un terreno comune con la Chiesa cattolica”.
E’ molto attiva in questi giorni la rete di movimenti e sigle pro vita denominata “Alleanza civica per la protezione della vita umana” che ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per “salvare le Filippine dall’aborto”. I movimenti infatti sostengono che, fra le misure di “salute riproduttiva” e i programmi di pianificazione familiare, il Congresso potrebbe anche introdurre nel Documento il ricorso all’aborto, oggi vietato dalla Costituzione (vedi Fides 7/4/2011). Gli attivisti rimarcano che il governo delle Filippine ha già ricevuto circa 900 milioni di dollari da organizzazioni come UNFPA, USAID, AUSAID per l’approvazione del Documento, mascherandoli sotto la voce “conseguimento degli obiettivi del Millennio e programmi per alleviare la povertà. (PA) (Agenzia Fides 10/5/2011)


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