ASIA/FILIPPINE - Dei 215 milioni di bambini lavoratori nel mondo, oltre 18 mila minori sono impegnati nelle industrie minerarie filippine

sabato, 16 aprile 2011

Manila (Agenzia Fides) – Secondo le statistiche dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), nel 2010 erano oltre 2.4 milioni i bambini lavoratori filippini e 215 milioni in tutto il mondo. Circa 18 mila minori, prevalentemente tra i 10 e i 14 anni, sono impegnati nelle industrie minerarie nelle Filippine. Oltre ad essere esposti alla polvere e alle sostanze chimiche a base di mercurio, che causano seri danni al cervello, spesso diventano rachitici a causa dei pesi che devono trasportare. Tra le altre attività pericolose nelle quale sono coinvolti c’è la pesca d’altura, i lavori nel settore pirotecnico, nelle piantagioni, nel commercio della carne o come aiuto domestico. Il più alto numero di bambini lavoratori è impegnato nel settore dell’agricoltura: oltre due milioni, dei quali 1.4 milioni non hanno più di 15 anni. Secondo le statistiche nel 2001, nel settore agricolo lavoravano 2.3 milioni o il 60% del numero totale dei bambini tra 5 e 17 anni di età. L’International Programme on the Elimination of Child Labour (IPEC), progetto dell’ILO, prevede di tutelere i bambini sfruttati nelle peggiori forme di lavoro offrendo ai genitori l’opportunità di guadagnare e sostenere gli altri membri della famiglia con fonti di reddito alternative. Le aree in cui sono in vigore i progetti dell’IPEC comprendono la provincia agricola di Quezon, dove il Ministero dell’Istruzione sta inviando "insegnanti mobili" nelle aree remote per educare i bambini che abbandonano la scuola nel periodo dei raccolti. Nella provincia di Bukidnon, nota per le piantagioni di zucchero, l’IPEC istituirà una scuola comunitaria per la popolazione indigena e tribale. (AP) (16/4/2011 Agenzia Fides)


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