ASIA/BANGLADESH - Allarme per i matrimoni precoci, nonostante la legge e diverse iniziative

mercoledì, 6 aprile 2011

Dhaka (Agenzia Fides) - "I matrimoni precoci costituiscono un serio problema in Bangladesh. Non è possibile riturre il tasso di mortalità e di morbilità (la frequenza percentuale di una malattia in una comunità in un determinato periodo di tempo) materna, se questi non vengono aboliti": è quanto si legge in una dichiarazione di Gias Uddin, responsabile di un progetto per la Family Planning Association of Bangladesh (FPAB), la più importante ong nel paese per la pianificazione familiare. Nonostante diverse iniziative governative e non-governative per cercare di arginare il fenomeno dei matrimoni precoci in Bangladesh, i genitori continuano a far sposare le loro figlie minorenni. Una di queste iniziative prevede la distribuzione di borse di studio per la scuola secondaria alle ragazze che rimandano il matrimonio, mentre l’Unicef ha proposto un programma di formazione per la responsabilizzazione degli adolescenti in 25 dei 64 distretti del paese.
Secondo il Rapporto Unicef 2011 State of the World's Children, circa un terzo delle donne in Bangladesh tra i 20 e i 24 anni sono sposate da quando ne avevano 15, e il 66% delle ragazze si sposa prima di aver compiuto 18 anni, oltre il 2% dal 2009. Secondo gli esperti locali, tra le cause principali di questo fenomeno ci sono la prospettiva di pagare doti più esigue, visto che si sposano ancora minorenni, e la paura di violenze sessuali. In molti casi, i genitori preferiscono che le proprie figlie si sposino presto per evitare che siano oggetto di stalking o violenze. Nel paese esiste il Child Marriage Restraint Act del 1929, che sancisce l’illegalità dei matrimoni prima del compimento dei 18 anni, ma raramente le autorità sono intervenute per impedirli. I matrimoni precoci portano gravidanze precoci che costituiscono seri danni per la salute, con conseguente incremento del tasso di mortalità materna tra le minorenni sposate. Il governo sta lavorando per creare una coscienza di massa contro questo fenomeno attraverso diverse campagne in tutto il Bangladesh, oltre ad aver preso provvedimenti per far rispettare in modo appropriato la legge in vigore. (AP) (6/4/2011 Agenzia Fides)


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