ASIA/INDIA - Violenze anticristiane in Karnataka: il giudice informa il Governatore

giovedì, 10 marzo 2011

Bangalore (Agenzia Fides) – I cristiani sono stati aggrediti brutalmente nel 2008 ma ancora oggi sono vittime privilegiate dei militanti indù e della brutalità della polizia: è quanto ha detto il giudice Michael Saldanha, magistrato in pensione, presentando il nuovo Rapporto sulla violenze anticristiane in Karnataka, da lui redatto, al governatore dello stato, H.K. Bhardwaj, che rappresenta il Governo federale indiano in Karnataka (India sudoccidentale).
L’esecutivo dello stato, guidato dal partito nazionalista Baratiya Janata Party, aveva commissionato un rapporto sulle violenze anticristiane, avvenute nel 2008, al giudice B.K. Somashekar che ha negato il coinvolgimento dei gruppi estremisti indù e ribaltato la situazione: infatti oltre 330 cristiani sono stati denunciati in tribunale come fautori di disordini (Fides 1/2/2011). Sdegnata per la palese alterazione della verità, la comunità cristiana in Karnataka ha incaricato il giudice Saldanha di una nuova indagine imparziale. Dopo aver ascoltato oltre 4.000 testimoni, il giudice ha redatto un nuovo Rapporto che ristabilisce la verità sulle violenze (vedi Fides 24/2/2011).
Nel colloquio con il Governatore, raccontano fonti locali di Fides, il giudice ha illustrato la sua indagine, affermando con chiarezza, nel Memorandum consegnatogli, che “esponenti politici come il Primo Ministro e il Ministro dell’Interno al potere nello stato, hanno orchestrato e incoraggiato una serie massiccia di attacchi contro le minoranze indifese”. Anche alcuni funzionari di polizia (che il giudice indica con nome e cognome) “sono stati complici di attacchi contro chiede, suore, donne e bambini”.
Il giudice ha informato il Governatore Bhardwaj che “il governo locale aveva promesso un risarcimento alle vittime ma, a distanza di tre anni dai fatti, nessuna istituzione cristiana ha ricevuto alcunchè”. Infine Saldanha ha ricordato al Governatore che “anche attualmente i cristiani e le minoranze religiose sono vittime di gruppi estremisti indù e della brutalità delle forze dell’ordine”. Per questo si chiede al Governo federale di dare istruzioni alle forze di polizie “perché smettano di registrare false denunce contro i cristiani”, assicurando “le garanzie costituzionali nella protezione delle minoranze religiose in India”.
Fonti locali di Fides, illustrando la situazione del Karnataka, spiegano: “Lo stato, governato dal BJP, è divenuto uno stato-castale, corrotto e fondamentalista. In Karnataka gli estremisti indù hanno un immenso potere: sono al governo, sono infiltrati nel sistema giudiziario, nella burocrazia e nella polizia”. (PA) (Agenzia Fides 10/3/2011)


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