AMERICA/PANAMA - La Chiesa garante del dialogo nel conflitto del settore minerario

mercoledì, 2 marzo 2011

Panama (Agenzia Fides) – La Chiesa cattolica è stata proposta come garante dalla Commissione di alto livello nominata dal potere esecutivo e dai rappresentanti della “Coalizione per la Difesa delle Risorse Naturali e il diritto del Popolo Ngobe Buglé” e dei contadini, nel conflitto minerario che sta interessando le comunità indigene del paese. Nel quartiere di San Felix, nella zona orientale di Panama, nelle ultime settimane si sono scontrate in modo violento le unità di polizia anti-sommossa e le comunità degli indigeni che si oppongono alla legge n. 8 che ha modificato il Codice delle risorse minerarie.
Sul tavolo del dialogo, tra le richieste, i dirigenti della Coalizione reclamano una legge che vieti esplicitamente l’estrazione mineraria nella zona dei Ngobe Buglé. Benché vi sia una volontà di dialogo con il governo, hanno avvertito che se le loro aspirazioni non troveranno risposta, torneranno a marciare per le strade.
La Conferenza Episcopale Panamense (CEP), in un comunicato di cui è pervenuta copia all’Agenzia Fides, ha lanciato un appello per stabilire un dialogo "senza preconcetti e con trasparenza", al fine di trovare una soluzione al conflitto minerario che riguarda le comunità indigene del paese. Tale dialogo “deve coinvolgere le comunità interessate, gli specialisti del settore e anche una rappresentanza dei settori della società preoccupati per l'impatto di queste riforme (sul codice minerario), al fine di discutere con calma i vantaggi e gli svantaggi del settore minerario e di raggiungere un consenso su ciò che è meglio per il bene comune del Paese" si legge nel comunicato dei Vescovi.
“La Chiesa di Panama, che ha seguito da vicino gli sviluppi relativi all'approvazione della legge 8 (sulla riforma mineraria), è preoccupata per il conflitto tra le comunità indigene, un gruppo della società civile e le autorità di governo, che può portare a conseguenze imprevedibili. Come Pastori del Popolo di Dio - conclude il comunicato -, vi incoraggiamo a fare tutti gli sforzi adeguati per costruire una cultura di pace attraverso il dialogo giusto, equo e costruttivo”. (CE) (Agenzia Fides, 02/03/2011)


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