Dacca (Agenzia Fides) – Le condizioni di vita delle minoranze etniche e religiose in Bangladesh sono molto difficili e i loro diritti umani sono di continuo negati e calpestati: è la denuncia all’Agenzia Fides dell’organizzazione “Hotline Human Rights Bangladesh” (HHRB), creata con il sostegno della Commissione “Giustizia e Pace” dei Vescovi bengalesi, come antenna per monitorare il rispetto dei diritti umani sul territorio.
Una recente assemblea tenutasi a Dacca, organizzata in collaborazione con il “Resource Centre for Christian Youth in Bangladesh”, ha lanciato l’allarme: i gruppi etnici e religiosi minoritari – fra i quali comunità indù, buddiste e cristiane – subiscono quotidiane discriminazioni, abusi e violenze da parte di altri cittadini musulmani (in larga maggioranza nel paese), anche da funzionari di polizia e dell’amministrazione pubblica.
Secondo il quadro tracciato a Fides da HHRB, le minoranze sono spesso defraudate indebitamente della terra che hanno coltivato o delle case che hanno abitato per secoli; le donne subiscono stupri, sequestri, conversioni e matrimoni forzati; i cittadini non musulmani sono discriminati nella ricerca di lavoro e nell’istruzione. “Vi sono aperte e continue violazioni dei diritti umani fondamentali, senza che nessuno intervenga” nota l’organizzazione.
Gli oltre 100 partecipanti all’incontro, giunti da diversi distretti, hanno testimoniato comuni difficoltà, riferendo anche abusi compiuti da funzionari di polizia o governativi. Per questo si chiede al governo che tutti i cittadini bengalesi, a qualsiasi gruppo etnico o religioso appartengano, godano di uguali diritti e di pari opportunità, che si fermino oppressione e discriminazioni che “considerano i non musulmani cittadini di seconda classe”.
In Bangladesh su una popolazione di circa 165 milioni di cittadini, i musulmani sono oltre l’85%, gli indù il 10%, i buddisti lo 0,6%, i cristiani lo 0,3%. Fra le minoranze tribali, i gruppi etnici principali sono gli Oroun ed i Santal. Le minoranze, non essendo contemplate e garantite in alcun modo dalla Costituzione, hanno scarse possibilità di sviluppo ed emancipazione. (PA) (Agenzia Fides 21/2/2011)