Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Il nuovo itinerario museale, per il luogo in cui è stato realizzato e per i contenuti delle opere che vi si trovano esposte, certamente offre un contributo importante verso l’obiettivo di una più ampia divulgazione dell’attività della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e, quindi, verso un più efficace assolvimento delle sue finalità istituzionali”. Lo ha sottolineato il Sottosegretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, p. Massimo Cenci, PIME, durante la conferenza stampa che ha inaugurato oggi il nuovo Museo Missionario di Propaganda Fide, ospitato nella sede del Palazzo del Dicastero Missionario in piazza di Spagna, a Roma.
Il Prof. Francesco Buranelli, Coordinatore del Comitato Scientifico del Museo Missionario, ha ricordato nel suo intervento che l’attività svolta dalla Congregazione di Propaganda Fide in quasi quattro secoli di vita, ha permesso di raccogliere un ingente patrimonio di informazioni, di documenti, di opere d’arte. “Lo sforzo affrontato dalla Congregazione, sotto l’attenta guida dell’eminentissimo Prefetto il sig. Cardinale Ivan Dias – ha detto Buranelli -, ha il preciso obiettivo di recuperare un bagaglio culturale e storico di grande rilevanza documentaria ed artistica capace di testimoniare lo spirito di missione che ha sospinto tanti sacerdoti, religiosi e religiose, nel corso dei secoli, a testimoniare i valori cristiani nei più reconditi angoli della terra”.
Il percorso museale, che occupa una superficie complessiva di circa 1250 metri quadrati del Palazzo di Propaganda Fide, di per sé stesso un’opera d’arte, per la prima volta liberamente visitabili e aperti al pubblico in maniera permanente, presenta capolavori per la maggior parte inediti. Nella prima sala un video proiettato su un grande globo terrestre, racconta le origini, la storia e l’attività missionaria della Congregazione. Quindi, in una sala multimediale, è possibile consultare, per la prima volta, l’inedito fondo fotografico dell’Agenzia Fides, consistente in più di diecimila fotografie scattate nei lunghi e perigliosi viaggi compiuti nelle terre di missione dai membri del dicastero sin dall’inizio del Novecento. Nella sala Borgia sono esposti preziosi oggetti della Collezione del Cardinale Stefano Borgia (1731-1804), uomo di vastissima cultura, Segretario e Prefetto della Congregazione. Quindi si passa nela Biblioteca Barberini, completamente ristrutturata, con la sua monumentale scaffalatura. Nel ballatoio a mezza altezza della biblioteca si possono osservare i ritratti di alcuni alunni illustri del Collegio.
Nella sala Missionaria si conservano, invece, i lasciti di Monsignor Carlos Cuarteròn, protagonista alla metà dell’’800 di un avventuroso viaggio nelle Isole Filippine a seguito del quale donò a Propaganda Fide alcuni dipinti per descrivere i luoghi da lui esplorati e i nativi illustri, sultani e raja, incontrati nell’occasione. Sulla parete opposta sono esposti i dipinti dell’artista giapponese Teresa Kimiko Koseki, realizzati nel 1930 per rappresentano scene di vita familiare e quotidiana e descrivere, con grande cura dei particolari gli ambienti, gli oggetti, i vestiti usati tradizionalmente nel Giappone dell’epoca. Sul fondo della sala, infine, domina il monumento alla memoria dei 22 martiri ugandesi donato a Papa Paolo VI in occasione del suo viaggio pastorale in Africa (1969). La successiva sala è dedicata alla storia ed all’architettura del Palazzo, che viene ripercorsa attraverso il plastico dell’edificio, illustrato da un video, e dai disegni del Borromini. Chiude il Museo l’esposizione della prestigiosa quadreria, frutto di molteplici donazioni susseguitesi nel tempo, in gran parte inedita e finalmente ordinata nella grande galleria del piano nobile, dove sono collocati importanti dipinti del Sei e Settecento.
Del percorso museale fanno parte anche la Cappella Newman, dedicata al religioso inglese beatificato da Benedetto XVI, che dopo la conversione al cattolicesimo visse e studiò nel Collegio Urbano allora ospitato nel Palazzo di Propaganda Fide, e qui celebrò la sua prima Messa, e la Cappella borrominiana dei Re Magi. Per ulteriori informazioni: museomissionario@propagandafide.va. Tel. 39.06.698.80266. (SL) (Agenzia Fides 9/12/2010)