ASIA/INDIA - Il sito di Ayodhya diviso a metà

giovedì, 30 settembre 2010

Lucknow (Agenzia Fides) – Una divisione degli spazi fra indù e musulmani: questo il verdetto del tribunale di Allahabad, sezione di Lucknow, riguardo al sito conteso nelle città di Ayodhya, dove da secoli la comunità indù e quella musulmana rivendicano la proprietà di un terreno per una moschea o un tempio indù (vedi Fides 28/9/2010).
Nella sentenza, informano gli avvocati, la Corte ha cercato un compromesso, che si spera possa trovare l’accordo fra le due comunità e che non sia foriero di nuove violenze nel paese. Gli avvocati della parte musulmana hanno già annunciato che ricorreranno in appello.
“Rivolgiamo a tutti i cittadini indiani e a tutti gli uomini di buona volontà un appello alla pace e alla non-violenza, chiedendo a tutti di rispettare la sentenza della Corte, offrendo un esempio di civiltà e senso dello stato. Intanto preghiamo per l’armonia sociale e religiosa in tutto il paese”, ha commentato a caldo all’Agenzia Fides p. Babu Joseph Karakombil, portavoce della Conferenza Episcopale.
Intanto in occasione del verdetto, il governo ha schierato 200 mila truppe nello stato settentrionale dell'Uttar Pradesh. Fra le misure precauzionali, l’arresto di circa 10mila potenziali provocatori, mentre ad altri 100mila militanti, indù e musulmani, è stato fatto firmare un impegno a non creare disordini. Inoltre è stato anche esteso il blocco degli SMS e degli MMS collettivi su tutti i telefonini, utilizzati in passato per organizzare disordini e manifestazioni. (PA) (Agenzia Fides 30/9/2010)


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