Arvaiheer (Agenzia Fides) – Le speranze, la gioia, l’ottimismo della piccola comunità cattolica in Mongolia crescono: in particolare, grazie a un gruppo di Missionari della Consolata (religiosi e religiose) ha preso vita una comunità nella cittadina di Arvaiheer, capoluogo della regione di Uvurhangai, nella zona meridionale della Mongolia
Il giorno di Pentecoste, il 23 maggio 2010, è stato “un giorno di festa tutta speciale per la missione di Arvaiheer”, racconta p. Daniele Giolitti IMC. Sei donne del paese hanno infatti ricevuto il battesimo. “Dal nostro arrivo in Mongolia nel 2003, sono questi i primi frutti visibili della nostra presenza di evangelizzazione in questo paese”.
“Desideriamo ringraziare il Signore – prosegue il missionario – per queste scelte di vita sulle quali si costruisce la comunità cristiana. Per queste sei nuove sorelle in Cristo è proprio una scelta di vita radicale, se si pensa al contesto in cui vivono e alla novità del messaggio cristiano per tutta questa popolazione”. Battogoo (Lucia) è la più giovane (23 anni); Perlimaa (Rita) e Diimaa (Elisabetta) due sorelle di una numerosa famiglia; Narantuya (Caterina) e Otgonbayr (Maddalena) madri di famiglia; infine Deejit (Anna) “hanno percorso un cammino di scoperta della fede e poi di preparazione ai sacramenti per più di due anni; in questo tempo ci hanno aperto spiragli sulle loro famiglie, affaticate dalla povertà e dalle prove di una vita non facile”.
“Per noi è stata una grazia vedere come queste vite erano già segnate misteriosamente dalla presenza di Dio che le ha guidate a questo incontro personale con Gesù”, dice p. Giolitti, affermando che tale gioioso evento incoraggia ulteriormente la missione.
Dal 19 settembre 2006 un piccolo gruppo di missionarie e missionari della COnsolata risiede permanentemente ad Arvaiheer. Il cammino per ottenere il necessario riconoscimento legale in una regione dove la Chiesa non era presente, è cominciato formalmente nell’estate del 2005. All’inizio del 2007 il governo locale ha dato il permesso per svolgere liberamente attività religiose nella regione di Uvurkhangai. E’ nata così la nuova missione che inizia a portare i primi frutti.
La Chiesa cattolica in Mongolia ha un Vescovo e tre parrocchie con quasi 200 battezzati mongoli, un consistente numero di catecumeni, numerosi gruppi e opere di apostolato, strutture pastorali assai frequentate e molto attive, come asili, un collegio politecnico, centri per i bambini di strada, un istituto per disabili, una casa per ragazze madri. L’opera missionaria, iniziata solo 10 anni fa, è portata avanti da 50 tra missionari e religiosi. (PA) (Agenzia Fides 22/7/2010)