Lira (Agenzia Fides) – Centinaia di bambini feriti durante i conflitti in corso da anni nella zona settentrionale dell’Uganda non riescono ad avere le cure specialistiche necessarie a causa della mancanza di fondi o di servizi sanitari idonei, secondo il gruppo di sostegno locale Northern Uganda Transitional Justice Working Group. “Abbiamo registrato oltre 1500 casi che richiedono interventi di chirurgia plastica, minori o maggiori, ma ne verranno fatti solo 300 a causa delle risorse limitate” ha dichiarato Hellen Elengat Acham, presidente del Gruppo. Il gruppo dei ribelli del Lord's Resistance Army (LRA) continua a terrorizzare la popolazione dell’Uganda del nord dai primi anni ‘90 fino a raggiungere anche il Sudan, la Repubblica Democratica del Congo e la Repubblica Centrafricana. Finora circa 15 mila persone sono state sfollate e oltre 5 mila congolesi vivono in campi profughi della Repubblica Centrafricana, mentre continuano i rapimenti di bambini nella Repubblica Democratica del Congo. Negli ultimi sei mesi i ribelli hanno ucciso 102 civili al mese nella provincia orientale. Tra dicembre e marzo, almeno 302 persone, compresi 125 bambini, sono stati rapiti, ed un gran numero di civili hanno subito violenze e mutilazioni durante gli attacchi nei villaggi, secondo l’ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA). L’LRA è noto per la brutalità che lo caratterizza e per l’impiego di bambini soldato, o come schiavi del sesso e facchini. La violenza che caratterizza questo gruppo di ribelli continua ad alimentare una crescente crisi umanitaria.(AP) (13/7/2010 Agenzia Fides)