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Yogyacarta (Agenzia Fides) – Oltre 2.000 dirigenti della “Muhammadiyah”, la seconda organizzazione musulmana dell’Indonesia, con circa 40 milioni di aderenti, sono riuniti in questi giorni a Yogyacarta per il 46° congresso che celebra i 100 anni di fondazione ed elegge la nuova leadership.
I delegati hanno scelto il Consiglio esecutivo dell’organizzazione, composto da 13 membri: il più votato è stato Din Syamsuddin, che ha guidato l’organizzazione nello scorso quinquennio, con 1.915 voti. Din resta dunque il favorito per l’elezione a Presidente della Muhammadiyah per il periodo 2010-2015.
Nei dibattito durante il Congresso, nota una fonte di Fides, sono emerse all’interno dell’organizzazione due linee di condotta: l’approccio proposto da Din Syamsuddin, presidente uscente, è di natura piuttosto politica e, grazie a lui, la Muhammadiyah si è ritagliata uno spazio di credibilità anche a livello internazionale. Una parte del movimento, invece, è favorevole a ripristinare una linea prettamente religiosa, che metta in secondo piano la politica.
A livello locale, intanto, la Muhammadiyah sembra soffrire, a volte, di una certa influenza dell’islamismo radicale: la recente condanna contro il tabagismo, del maggio scorso, è stata un segnale, mentre sulla vicenda del FPI a Bekasi, la Muhammadiyah ha preferito non diramare un comunicato ufficiale.
Secondo il noto leader musulmano moderato Azyumardi Azra, Direttore della Scuola di Studi Superiori dell’Università islamica di Stato “Syarif Hidayatullah” a Giacarta, la “Muhammadiyah” deve vigilare sui tentativi di infiltrazioni di islamisti radicali (tendenti alla “sharia” e alla “purezza islamica”) nei suoi ranghi. “Il futuro dell’Indonesia è l’islam moderato ed è un dovere della Muhammadiyah e della Nahdlatul Ulama, garantirlo”, ha detto. Molti commentatori hanno concordato, rimarcando che l’organizzazione deve restare un punto di riferimento per l’islam indonesiano, moderato e pluralista.
La Muhammadiyah è stata fondata nel 1912. Le sue attività principali sono di natura religiosa, educativa e sociale. Ha fondato in Indonesia oltre 5.700 scuole, frequentate anche da studenti non-musulmani, e 26 università sparse nelle province indonesiane. Gestisce anche numerose cliniche e centri caritativi. (PA) (Agenzia Fides 6/7/2010)
