ASIA/INDIA - Sciopero e protesta degli estremisti indù in Orissa il giorno di Natale: i cristiani temono nuove violenze

lunedì, 22 dicembre 2008

New Delhi (Agenzia Fides) – Sciopero e protesta nazionale degli estremisti indù in occasione del Natale 2008: è quanto hanno annunciato alcune fra le organizzazioni radicali induiste, responsabili delle violenze anticristiane registratesi in Orissa e in altri stati dell’Indi nei mesi scorsi.
Il Vishwa Hindu Parishad ha annunciato, per il 25 dicembre, uno sciopero di 12 ore in Orissa e una manifestazione di protesta per il mancato arresto dei responsabili dell’omicidio del leader indù L. Saraswati. L’uccisione del leader (avvenuta in agosto probabilmente ad opera di gruppi ribelli maoisti), di cui furono falsamente incolpati i cristiani, fu il pretesto utilizzato dalle organizzazioni indù per scatenare la violenza anticristiana in Orissa nei mesi scorsi.
La comunità cristiana in Orissa è in allarme perché teme una nuova ondata di violenza: molti ricordano il Natale 2007, quando numerosi atti di violenza si registrarono ai danni della comunità cristiana (vedi Fides 21 e 29 /1 /2008), in una campagna che preannunciò le aggressioni dell’agosto 2008.
I cristiani hanno ricevuto garanzie di protezione della autorità civili, in particolare dal governatore dell’Orissa, Naveen Patnaik, e dal Ministro degli Interni indiano, P. Chidambaram, ma la paura regna ugualmente fra le famiglie, in quanto le ferite e i dolorosi segni lasciati dalle recenti violenze sono ancora molto vivi nella memoria delle vittime.
“Nonostante le assicurazioni delle autorità, siamo fortemente preoccupati. Lo sciopero e la protesta dei radicali indù sono una chiara provocazione, che può incitare gli animi all’odio e alla violenza. Chiediamo ai politici, alla polizia, ai mass-media e alla società civile in Orissa di assicurare pace e stabilità. Chiediamo che ai membri dei gruppi estremisti indù sia impedito di raggiungere in massa l’Orissa, in particolare il distretto di Kandhamal, già fortemente colpito dagli attacchi anti-cristiani”, affermano i fedeli di tute le confessioni riuniti nell’organizzazione “All India Cristian Council”.
Secondo i dati forniti all’Agenzia Fides dalla Conferenza Episcopale Indiana, i dati della violenza anticristiana in Orissa, aggiornati al 15 dicembre 2008, sono i seguenti: 81 persone uccise; 22.236 presenti nei campi profughi predisposti dal governo e oltre 40.00 persone fuggite dal distretto di Kandhamal; 450 villaggi colpiti dai disordini; 4.677 case distrutte; 236 chiede e 36 fra conventi, istituti e aule religiose demolite. (PA) (Agenzia Fides 22/12/2008 righe 26 parole 268)


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