Islamabad (Agenzia Fides) – Il governo pakistano si impegna a eliminare “il cancro del terrorismo” dal paese: è quanto ha dichiarato il neo eletto Presidente del Pakistan Asif Ali Zardari, ribadendo lo sforzo dell’esecutivo per sconfiggere le forze terroristiche che minano la convivenza civile della nazione.
Il Presidente è intervenuto con un messaggio per rassicurare la popolazione, all’indomani dell’attentato che la sera del 20 settembre ha distrutto l’hotel Marriott a Islamabad, uccidendo oltre 50 persone e ferendone più di 150.
“Il Pakistan è nostro e lo salveremo”, ha detto, condannando quanti hanno commesso una strage nel sacro mese del Ramadan e affermando che gli estremisti, responsabili del massacro, “non sono autentici musulmani”. “L’Islam e le altre religioni non approvano tali atti barbarici”, ha asserito, appellandosi alle forze sane del paese per sconfiggere i radicali e far trionfare la democrazia e i diritti umani in Pakistan.
L’attentato è stato condannato unanimemente dalle organizzazioni della società civile e dalle minoranze religiose, incluse le Chiese cristiane, che hanno sottolineato come il disprezzo della vita sia un atto aberrante, che mostra la malvagità di ogni ideologia alla base di tali atti terroristici, che colpiscono persone innocenti.
In particolare la Chiesa cattolica in Pakistan indica da anni le priorità per il paese, chiedendo riforme, garanzie e diritti, stabilità politica ed economica. La comunità cattolica ha sottolineato, anche di recente, l’urgenza di un processo di riforme democratiche, la lotta al fondamentalismo, interventi in economia per garantire il benessere della popolazione, specialmente ai gruppi più svantaggiati. In questo quadro resta aperta la questione delle minoranze religiose, come quella cristiana, per le quali occorre garantire i diritti, le libertà e il rispetto che godono tutti i cittadini.
(PA) (Agenzia Fides 22/9/2008 righe 25 parole 253)