ASIA/INDIA - Mass media e partecipazione democratica: Conferenza Nazionale dell’Associazione della Stampa Cattolica Indiana

giovedì, 15 maggio 2008

Bangalore (Agenzia Fides) - “Il diritto della conoscenza è inerente alla libertà di espressione”, ha detto l’Arcivescovo di Bangalore, Sua Ecc. mons. Bernard Moras ai partecipanti della quattordicesima Conferenza Nazionale dell’Associazione della Stampa Cattolica Indiana che si è aperta nella città il 12 maggio. E ha aggiunto: “Il diritto alla conoscenza è stato un progressivo strumento di democrazia, ha aiutato i cittadini a ottenere documenti ufficiali con facilità e, insieme, registrazioni governative senza dover pagare nulla”. Secondo l’Arcivescovo spetta ai media cattolici favorire una maggiore partecipazione democratica alla responsabilità sociale: “I media devono sostenere la comunità umana in diversi settori, economici, politici, culturali, educativi e religiosi. È un compito utile al bene comune”.
La Conferenza è stata aperta da Lok Ayukta Justice Santosh N. Hegde, alla presenza dei sostenitori per il Diritto d’Informazione Shailesh Gandhi e Aruna Roy. Insieme, erano presenti il Segretario per la Comunicazione Sociale della CBCI, p. Henry Dsouza, delegati internazionali tra cui Joseph Chitlapilly (Segretario generale dell’Unione Cattolica Internazionale della Stampa), il Signor Jan Jalek (corrispondente dal Canada di Epoch Times, la Signora Else (presidente dell’Unione Cattolica Internazionale della Stampa) e altri media provenienti dal Pakistan, Nepal, Sri Lanka, Sudafrica.
All’inizio della Conferenza è intervenuto anche p. Aldolf Washington, presidente dell’Unione Cattolica della Stampa Indiana: “In un’era in cui la comunicazione corre più veloce della luce - ha detto -, i significati della comunicazione non sono ritenuti così importanti come la modalità della stessa comunicazione”. Sempre secondo p. Washington, compito della Conferenza è anche quello di valutare se i media aiutino o meno il miglioramento della gente: “Quando comunichiamo conoscenza miglioriamo, quando miglioriamo la gente la liberiamo, quando la gente è liberata c’è un progresso dello sviluppo individuale e insieme della nazione”. L’intervento di Aruna Roy si è invece soffermato sul fatto che il diritto alla conoscenza sia come “una Bibbia per noi”. E ancora: “Dobbiamo usare il diritto della conoscenza per mettere la verità davanti alla popolazione indiana”. Nel corso della conferenza sono stati presentati numerosi altri interventi (P.R.) (Agenzia Fides 15/5/2008 - Righe 27; Parole 341)


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