EUROPA/ITALIA - Attualità e modernità dell’opera dell'allora Prof. Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI, “Introduzione al Cristianesimo”

mercoledì, 14 maggio 2008

Roma (Agenzia Fides) - Nel 1968 l’allora Prof. Ratzinger, dopo aver tenuto un corso estivo di teologia, raccolse il contenuto delle sue lezioni nel libro “Introduzione al Cristianesimo”. Una particolare coincidenza il fatto che questo volume abbia visto la luce nello stesso anno dell’Enciclica Humanae vitae di Paolo VI, e quindi “respirato” la stessa aria di cambiamenti e novità. Dopo quaranta anni, il volume del Prof. Ratzinger, oggi Papa Benedetto XVI, è divenuto un bestseller internazionale, ne sono state ristampate 12 edizioni, e circa 30 sono le lingue nelle quali è stato tradotto.
La modernità di “Introduzione al Cristianesimo” e la scoperta di come i cardini di quest’opera guidino ancora il pensiero teologico del Papa, sono stati al centro di un Convegno internazionale dal titolo “La voce della fede cristiana”, presso l’Ateneo Regina Apostolorum di Roma. I due giorni di incontro sono stati aperti dal Card. Darío Castrillón Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, il quale ha sottolineato che l’opera del prof. Ratzinger offrì, in un momento storico complesso, l’opportunità di introdursi al cristianesimo e di entrare in contatto con Cristo. Uno dei punti sostanziali dell’opera del Card. Ratzinger è il concetto di persona e relazione, descritto da Padre Paolo Scarafoni, Rettore dell’Università Europea di Roma: l’origine del concetto di persona si esprime nell’idea di dialogo e di Dio come essere dialogico. La pienezza stessa della vita nella comunione è la definizione della persona; la persona è relazione in Dio, Dio Padre che è dono al Figlio, Figlio che opera per dare gloria al Padre, Spirito Santo dono del Padre e del Figlio. La storia è tutta un intrecciarsi di libertà di persone, che ha il suo appuntamento ultimo nella comunione con Dio, persona per eccellenza. Joseph Ratzinger ritiene che la persona antropologica sia quella che acquista la luce nella contemplazione delle persone trinitarie, con le quali è in comunione fino alla vita eterna.
Altro elemento essenziale della teologia di Benedetto XVI, sviluppato nel corso del convegno, è stato il concetto di amore, a cui lo stesso Pontefice ha dedicato l’enciclica Deus caritas est. “Dio ci ama spontaneamente perché è amore”, ha affermato il prof. Juan Pablo Ledesma, Decano della Facoltà di Teologia del Regina Apostolorum, nell’incipit del suo intervento. Ma cos’è l’Amore, chi è Amore? L’amore eterno è mistero per eccellenza, ma seguendo il Papa, nel citare Dante, il prof. Ledesma, ha chiarito che l’Amore - che ha in sé un carattere personale e un elemento di risposta a tutte le esigenze umane - è quel che “move il sole e l’altre stelle”.
Terzo elemento fondamentale nel pensiero del Santo Padre, il tema della ragione, come mostrano il famoso discorso di Ratisbona (settembre 2006), l’Allocuzione per la visita all’Università La Sapienza di Roma (gennaio 2008) e il richiamo alla vicenda di Galileo. Creazione ed evoluzione rispondono a due domande diverse, ma occorre usare sia la fede che la ragione per comprenderle entrambe, come ha affermato il prof. D. Paul Haffner. Il rapporto tra scienza e fede si snoda tra razionalità, amore e un contributo della Chiesa alla scienza moderna che va compreso, rivalutato, e liberato dai pregiudizi. (P.C.) (Agenzia Fides 14/5/2008: righe 36, parole 525)


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