EUROPA/ITALIA - I mezzi di Comunicazione Sociale, un motore per lo sviluppo

martedì, 13 maggio 2008

Roma (Agenzia Fides) - Formare non solo bravi comunicatori, ma professionisti che abbiano a cuore la crescita dei paesi in via di sviluppo. Questo l’obiettivo del Master in Gestione della Comunicazione per lo sviluppo dell’Università Europea e del World Family of Radio Maria, realizzato in collaborazione con il Dipartimento Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e con l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, presentato all’interno di un convegno su “Media, persona umana e sviluppo”.
In un mondo globalizzato, la comunicazione riveste un importante ruolo come depositaria di cultura, soprattutto dove c’è necessità di far conoscere ed incrementare progetti di sviluppo. Nel popolo cristiano si trova terreno fertile alla comunicazione, Dio per primo si è comunicato agli uomini, ha evidenziato Padre Paolo Scarafoni, Rettore dell’Università, auspicando che il Master sia uno strumento grazie al quale i mezzi di comunicazione nei paesi in via di sviluppo non siano solo la riproduzione di modelli occidentali.
“Le nuove tecnologie mediatiche possono costituire dei potenti fattori di promozione umana, consentendo di accedere più facilmente al sapere” ha affermato il Card. Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che ha sottolineato anche il rischio di “valenze negative” delle tecnologie della comunicazione. Occorre quindi farne uso “con capacità critica, affinchè un tale fenomeno favorisca lo sviluppo della persona e della società”, ha proseguito il Card. Martino. Nel suo intervento è stato centrale il richiamo all’etica della comunicazione, secondo i principi della Dottrina sociale della Chiesa: anche nella comunicazione valgono “i principi generali di etica sociale, come la solidarietà, la sussidiarietà, la giustizia, l’equità”, ha continuato il Cardinale. “La comunicazione deve essere sempre veritiera perché la verità è essenziale alla libertà individuale e alla comunione autentica fra le persone”. E ancora: “La comunicazione dovrebbe essere fatta da persone a beneficio dello sviluppo integrale di altre persone”.
Il Master nasce per iniziativa di Radio Maria e dalla sua ONG, il World Family of Radio Maria, creata, come ha raccontato il presidente Emanuele Ferrario, dalla consapevolezza dei problemi relativi alla comunicazione e allo sviluppo, che quanti lavorano nelle 50 Radio Maria del mondo, conoscono molto bene. Circa 35 sono i paesi in via di sviluppo in cui è presente Radio Maria, come a sottolineare che la sete di Dio e le esigenze dell’uomo non hanno differenze di latitudine. La novità più grande di questa esperienza è la continua spinta volontaristica e lo spirito missionario, teso a migliorare la vita dei numerosi ascoltatori in tutto il mondo. Un mezzo di comunicazione che non si sostituisce all’uomo, ma attiva un processo di cooperazione tra vari attori. (P.C.) (Agenzia Fides 13/5/2008, righe 32, parole 433)


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