AFRICA/SOMALIA - Tra pirati, trafficanti di esseri umani e petrolio: il Puntland

venerdì, 11 aprile 2008

Mogadiscio (Agenzia Fides)- Il Puntland, la regione semi-autonoma della Somalia, balzata agli onori della cronaca per il sequestro di un veliero francese da parte di un gruppo di pirati locali, è un territorio che sta suscitando l'interesse di Stati e compagnie petrolifere a causa delle sue riserve di greggio.
Nell'attuale tripartizione della Somalia (Somaliland, Puntland e il resto del Paese, formalmente sotto il controllo del governo di Mogadiscio), il Puntland si è dotato di una propria amministrazione autonoma dal 1998, ma a differenza del Somaliland, non ha proclamato la propria indipendenza dal resto del Paese. I rappresentanti della regione fanno parte del Governo di Transizione che si è installato a Mogadiscio con l'aiuto della truppe etiopiche. L'attuale Presidente della Somalia, Mohammed Yousuf, è originario del Puntland.
Come il Somaliland, che si è però dichiarato indipendente nel 1991, nel Puntland vi sono istituzioni che garantiscono un minimo di ordine, a differenza dell'anarchia che impera nelle altre aree della Somalia. Questo non impedisce però che il Puntland sia diventato uno dei punti di transito principali dell'emigrazione clandestina del Corno d'Africa. I pescatori si sono riconvertiti in pirati e in passeur di uomini, donne e bambini dall'Africa orientale verso lo Yemen. Nel Golfo di Aden si assiste ogni giorno ad un dramma silenzioso con la morte di persone che cercano di fuggire la miseria. Secondo i dati delle Nazioni Unite nel 2007, nell'area sono morte annegate 1.400 persone e altre 30mila sono scomparse nel tentativo di attraversare il tratto di mare che separa il Puntland allo Yemen, per poi cercare di raggiungere i Paesi del Golfo Persico.
Dal Puntland partono anche i moderni pirati capaci di raggiungere navi mercantili e passeggeri a centinaia di miglia nautiche dalla sue coste. Per cercare di mettere un freno alla pirateria somala, diversi Paesi occidentali hanno dispiegato delle navi militari per pattugliare l'area.
Nel Puntland vi sono anche riserve di petrolio, finora inesplorate. L'amministrazione della regione ha accordato un contratto di prospezione alla filiale canadese di una società petrolifera svedese. Per garantire la sicurezza delle future installazioni petrolifere, i dirigenti del Puntland avrebbero preso accordi con il governo dell'Etiopia, che ha inviato in Somalia un contingente militare in appoggio al governo di Mogadiscio. Il Puntland si è dotato inoltre di una legge sullo sfruttamento delle riserve petrolifere. Un provvedimento che è stato però criticato dal governo di Mogadiscio, che rivendica un ruolo esclusivo nella gestione delle risorse strategiche del Paese. (L.M.) (Agenzia Fides 11/4/2008 righe 33 parole 412)


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