ASIA/INDIA - La Chiesa cattolica ha sempre prestato grande attenzione al servizio verso gli ammalati. Impegno della Commissione Sanitaria della Conferenza dei Vescovi indiani nella lotta contro l’Hiv/Aids

venerdì, 27 aprile 2007

New Delhi (Agenzia Fides) - “La Chiesa è totalmente impegnata e attivamente coinvolta nei trattamenti per la prevenzione, il trattamento e la cura dell’Hiv/Aids” ha detto l’Arcivescovo Pedro Lopez Quintana, Nunzio Apostolico in India all’incontro internazionale recentemente tenuto a New Delhi su “La risposta congiunta della Chiesa all’Hiv/Aids”.
L’incontro è stato organizzato dalla Commissione Sanitaria della Conferenza dei Vescovi indiani (CBCI), in collaborazione con l’Unaids e il Comitato per la Missione Medica Cattolica (CMMB) presso l’United Service Institution indiano a New Delhi.
Il Nunzio ha dichiarato che la Chiesa cattolica ha sempre prestato grande attenzione al servizio verso gli ammalati e le persone sofferenti, considerandolo parte della sua missione.
“La Chiesa offre assistenza sanitaria a tutti coloro che ne hanno bisogno, indipendentemente dalla loro appartenenza socio-religiosa e dalla condizione economica”, ha aggiunto l’Arcivescovo.
Riguardo ai progressi nel campo medico, mons. Quintana ha detto che “tutti i metodi tecnologici e scientifici che non sono d’accordo con la morale e sono contrari ai valori autentici della vita devono essere evitati”.
Il Presidente Internazionale dell’Arya Samaj, Swami Agnivesh, lodando l’impegno della CBCI verso le persone sieropositive, ha detto che “Oggi c’è bisogno che le persone di diverse appartenenze religiose lavorino ad un ‘programma comune’ per combattere la piaga della povertà, la malattia e l’Hiv/Aids”
I partecipanti all’incontro sono stati 75 provenienti non solo dall’India. Tra questi l’Arcivescovo Stanislaus Fernandes, Segretario Generale della CBCI, cinque Vescovi delle Commissioni sanitarie regionali e il Dr. Rabia Mattai, ex vicepresidente del CMMB.
(AP) (27/4/2007 Agenzia Fides; Righe:26; Parole:263)


Condividi: