EUROPA/ITALIA - Il dolore del bambino: l’umorismo come terapia. Medici e artisti all’ospedale S. Pietro Fatebenefratelli per un incontro sulla terapia del dolore

martedì, 13 marzo 2007

Roma (Agenzia Fides) - Ridere aiuta i bambini ad affrontare il dolore in ospedale e a ridurre ansie e paure prima di un intervento chirurgico. E’ quanto ha dimostrato uno studio italiano dal quale si apprende che è possibile ridurre quasi del 50% l’ansia pre-operatoria dei bambini quando sono accompagnati oltre che da un genitore, anche da un clown (chirurgia minore in day surgery).
Gli effetti positivi dell’umorismo sono dimostrati da numerosi studi, dai quali si è rilevato che durante la risata vengono prodotte endorfine che attivano le aree cerebrali del piacere e della ricompensa con forte influenza su ansia e stress.
Da questi presupposti è nata l’iniziativa dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli, che, nell’ambito del progetto nazionale “Ospedale senza dolore”, ha realizzato un incontro su “Le diverse prospettive specialistiche nella realizzazione dell’ospedale senza dolore”.
Particolare attenzione è stata dedicata proprio alla terapia del dolore nel neonato, sessione che ha visto la partecipazione della Fondazione Livia Benini, da anni impegnata nel trattamento farmacologico e non farmacologico del dolore del bambino.
La Fondazione ha oltrepassato per la prima volta oggi le frontiere toscane per portare nel Lazio, e proprio nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale San Pietro, lo staff del “Pulmino di Livia”, ultimo progetto della Fondazione, nato nel 2002 grazie alla collaborazione dell’ Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.
Sul pulmino viaggiano un medico, un’infermiera, un esperto di rimedi naturali, un musicista, un clown e Francesca di Antropozoa con i suoi “cani dottori” , allo scopo di visitare i reparti pediatrici di vari ospedali, per scambiare e condividere esperienze sull’applicazione di tecniche di controllo e terapia del dolore nel bambino, osservando e condividendo l’atmosfera che si riesce a creare tra genitori e bambini. (AP) (13/3/2007 Agenzia Fides; Righe:27; Parole:302)


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