Roma (Agenzia Fides) - Tra le missioni camilliane quella indiana è la più giovane. Presenti dagli anni Ottanta, i missionari camilliani hanno avuto come obiettivo quello di promuovere vocazioni locali e formare religiosi. La loro opera è caratterizzata da attività ministeriali caritative e sociosanitarie. Sono stati tra i primi ad occuparsi delle vittime dell’epidemia di Aids che cominciava a mostrare i primi segni della sua virulenza.
I 59 religiosi presenti oggi sono tutti indiani. Attualmente la missione è composta da 5 comunità religiose. Tutti i centri di formazione hanno attività sociosanitarie a favore di malati poveri ed emarginati. Si tratta in genere di case accoglienza per anziani senza fissa dimora o malati di Aids.