AMERICA/BRASILE - “Lo Stato ha il dovere di proteggere, non di uccidere”. Le Pontificie Opere Missionarie del Brasile sui tragici fatti di Rio de Janeiro

venerdì, 31 ottobre 2025 massacri   esecuzioni extragiudiziali   narcotraffico   slum   pontificie opere missionarie  

Foto de capa: Fernando Frazão/Agência Brasil

Rio de Janeiro (Agenzia Fides) – Le Pontificie Opere Missionarie (POM) del Brasile esprimono in una nota, giunta all’Agenzia Fides, la loro profonda solidarietà ed il loro dolore per i recenti e tragici eventi di violenza accaduti a Rio de Janeiro, in particolare per il massacro avvenuto nei complessi di Penha e Alemão martedì scorso, 28 ottobre.
“In questo Mese Missionario che si conclude oggi e in cui siamo invitati a essere «missionari di Speranza tra i popoli», la nostra preghiera è rivolta alle famiglie che hanno visto i loro cari assassinati. Il dolore di ogni perdita è il dolore della Chiesa, che cammina accanto a chi soffre e piange” scrive suor Regina da Costa Pedro, direttrice delle POM brasiliane, che continua “non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla ripetuta violenza che miete vittime. La vita umana è inviolabile e lo Stato ha il dovere primario di proteggere, non di uccidere. Allo stesso tempo esprimiamo la nostra totale opposizione a qualsiasi forma di violenza, sia essa derivante dal narcotraffico o dalle azioni delle milizie. Ogni potere che si impone attraverso la morte e la paura è contrario al messaggio del Vangelo e alla dignità della persona umana”.
Nella nota viene auspicata una vera e duratura pacificazione delle comunità e delle favelas, non ottenuta con le armi ma attraverso la tutela e l’esercizio dei diritti fondamentali. L’investimento in programmi di istruzione, sanità, edilizia abitativa e cittadinanza diventa prioritario per porre freno ad una profonda disuguaglianza razziale e di classe sociale che colpisce in modo sproporzionato i giovani più poveri delle periferie. “È necessario fare delle comunità non solo luoghi di sopravvivenza, ma spazi di piena cittadinanza, dove la vita possa prosperare con dignità e sicurezza. Che la speranza, centro della nostra missione – conclude Suor Regina Costa da Pedro -, sia un invito alla pace per tutti gli uomini e le donne di buona volontà, affinché insieme possiamo costruire un Paese in cui la vita, nella sua pienezza, sia il valore supremo. Come ci ha insegnato Papa Francesco: «Non lasciate che nessuno vi tolga la speranza»". (EG) (Agenzia Fides 31/10/2025)


Condividi: