AFRICA/MADAGASCAR - Non si fermano le proteste nonostante le dimissioni del governo

venerdì, 3 ottobre 2025 giovani  

Antananarivo (Agenzia Fides) - Continuano le proteste antigovernative in Madagascar, con migliaia di dimostranti scesi in piazza ieri, 2 ottobre, in diverse città per chiedere le dimissioni del Presidente Andry Rajoelina, nonostante che questi avesse dimesso pochi giorni fa l'intero governo nel tentativo di placare il crescente malcontento (vedi Fides 29/9/2025).
Le manifestazioni, iniziate il 25 settembre, sono state alimentate dalla frustrazione per il malgoverno e la continue carenza di acqua ed elettricità. Le richieste di dimissioni di Rajoelina si sono intensificate in seguito a una violenta repressione che ha causato almeno 22 morti e centinaia di feriti, secondo le Nazioni Unite, un bilancio che il governo contesta.
La causa scatenante delle proteste è stato l'arresto, il 19 settembre, di due importanti politici, che avevano organizzato una manifestazione pacifica nella capitale Antananarivo per protestare per i cronici problemi di approvvigionamento idrico ed elettrico.
A scendere in piazza sono soprattutto i giovani della cosiddetta “generazione Z” incitati dagli appelli lanciati sui social media che esprimono la volontà di avere voce in capitolo sul futuro del loro Paese.
I manifestanti hanno proclamato una pausa di 24 ore nelle dimostrazioni nella capitale Antananarivo. "Non si tratta di una ritirata, ma di una strategia: torneremo più uniti, più forti", afferma la Gen Z Madagascar su Facebook. Le proteste proseguono comunque nelle altre città della Grande Isola come a Toliara, 925 km a sud di Antananarivo, dove centinaia di manifestanti sono scesi in piazza al grido "Fuori Rajoelina". A Diego Suarez, 950 km a nord, i giovani continuano le loro proteste pacifiche, scortati dalle forze dell'ordine così come nella grande città nell’estremo nord, Antsiranana. (L.M.) (Agenzia Fides 3/10/2025)


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