AFRICA/COSTA D’AVORIO - Crescono le tensioni con il Burkina Faso dopo l’assalto a un villaggio al confine e il rapimento di sei funzionari ivoriani

giovedì, 28 agosto 2025 violenza   massacri  


Abidjan (Agenzia Fides) – Chi ha assalito nella notte tra il 24 e il 25 agosto il villaggio di Difita nell’estremo nord della Costa d’Avorio? È quello che ci si chiede nel Paese dell’Africa occidentale, dove stanno crescendo le tensioni con il confinante Burkina Faso.
La ricostruzione dei fatti secondo il comunicato del Ministero della Difesa ivoriana è la seguente: “Nella notte tra 24 e il 25 agosto il villaggio di Difita (Dipartimento di Téhini) è stato oggetto di un’incursione di uomini armati non identificati. L’attacco avvenuto intorno alle due di notte ha preso di mira una frazione agricola, situata a due chilometri dalla frontiera con il Burkina Faso”. Il bilancio ufficiale dell’assalto è di quattro morti, una persona scomparsa (probabilmente rapita), una donna gravemente ustionata, diverse case incendiate. Gli assalitori hanno inoltre rubato il bestiame e distrutto o depredato diversi autoveicoli.
Dalle prime informazioni sembra che non si sia trattato di un attacco commesso da uno dei diversi gruppi jihadisti che operano oltrefrontiera in Burkina Faso. Si sospetta invece che ha commettere l’assalto siano membri delle milizie “Volontari per la difesa della patria” (VPD). Si tratta di miliziani civili armati creati dal governo del Burkina Faso per affiancare le forze di sicurezza regolari per proteggere i villaggi dai jihadisti. Essendo la loro composizione eterogenea (comprese persone arruolate con la forza contro la loro volontà) e la loro supervisione irregolare, potrebbe trattarsi di un’azione di un gruppo che è sfuggito al controllo delle autorità centrali di Ouagadougou. Nello stesso Burkina Faso i VPD sono accusati di violenze contro i civili e di furti di bestiame. Fonti locali ivoriane avanzano la tesi che l’assalto sia stato commesso da un gruppo di VPD alla ricerca di ex commilitoni che avrebbero defezionato per poi rifugiarsi in territorio ivoriano a Difita.
L’incidente va ad accrescere le tensioni tra Costa d’Avorio e Burkina Faso, tanto più che poche ore prima dall’assalto a Difita, sei funzionari ivoriani della Direction d'aide et d'assistance aux réfugiés et apatrides (DAARA) sono stati catturati da elementi dei VPD nella località di Kalan 2, alla frontiera. I sei funzionari sono stati condotti in territorio burkinabé e sarebbero poi stati consegnati a uomini dell’esercito regolare che li avrebbero condotti in elicottero in un luogo sconosciuto.
La DAARA è responsabile dell’assistenza dei circa 72.000 rifugiati in fuga dalle violenze jihadiste in Burkina Faso. A fine giugno cinque gendarmi ivoriani erano stati catturati da appartenenti ai VPD alla frontiera tra i due Paesi. L’incidente è stato poi risolto con il ritorno in patria degli agenti ivoriani.
Dall’arrivo al potere in Burkina Faso del capitano Ibrahim Traoré i rapporti tra Abidjan e Ouagadougou sono diventati tesi, con le autorità burkinabé che accusano regolarmente la Costa d'Avorio, che respinge l’accusa, di tentativi di destabilizzazione. (L.M.) (Agenzia Fides 28/8/2025)


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