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Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Continuiamo a pregare per la pace”. Questo l’appello che Papa Francesco rilancia al termine dell’Angelus. Affacciato su piazza San Pietro, il Pontefice chiede di invocare da Dio il dono della pace “specialmente in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, perché si ponga fine all’escalation e si metta al primo posto il rispetto della vita umana, che è sacra!”.
“Le prime vittime sono tra la popolazione civile: lo vediamo tutti i giorni. Troppe vittime innocenti! Vediamo ogni giorno immagini di bambini massacrati. Troppi bambini! Preghiamo per la pace”, rimarca il Papa, che ricorda l’inizio, a Ginevra, di un’importante Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, a 75 anni dalle Convenzioni di Ginevra.
“Possa tale evento risvegliare le coscienze affinché, durante i conflitti armati, siano rispettate la vita e la dignità delle persone e dei popoli, come anche l’integrità delle strutture civili e dei luoghi di culto, in osservanza del diritto internazionale umanitario. È triste vedere come nella guerra, da qualche parte, si distruggono gli ospedali e le scuole”, conclude Francesco.
Prima di salutare le migliaia di fedeli che affollano il grande abbraccio del colonnato berniniano, il pensiero del Papa va “all’amata Chiesa di San Cristóbal de las Casas, nello stato messicano del Chiapas, che piange il sacerdote Marcelo Pérez Pérez, assassinato domenica scorsa. Uno zelante servitore del Vangelo e del popolo fedele di Dio. Il suo sacrificio, come quello di altri preti uccisi per fedeltà al ministero, sia seme di pace e di vita cristiana”. (F.B.) (Agenzia Fides 27/10/2024)
