AMERICA/USA - I migranti al centro della campagna elettorale 2024: le idee di Trump e Harris

sabato, 26 ottobre 2024 migranti   elezioni  

Washington (Agenzia Fides) – “Mandare via i migranti, non dare loro la capacità di lavorare, non dare ai migranti accoglienza è un peccato, è grave" aveva detto Papa Francesco a chi gli chiedeva quali sono i criteri morali per orientarsi nelle prossime elezioni presidenziali americane Dopo aver esaminato le posizioni di Donald Trump e di Kamala Harris sull’aborto (vedi Fides 21/10/2024), vediamo quali sono le posizioni dei due candidati sul tema dell’immigrazione.
"Prenderò ulteriori misure per mantenere chiuso il confine al di fuori dei punti di ingresso consentiti. Coloro che attraversano i nostri confini illegalmente saranno arrestati, espulsi e non potranno rientrare per cinque anni". “Nel mio primo giorno di rientro alla Casa Bianca, porrò fine a ogni politica di frontiere aperte dell'amministrazione Biden, fermerò l'invasione del nostro confine meridionale e inizierò la più grande operazione di deportazione nella storia americana",
La prima affermazione è stata resa dalla candidata democratica, la Vice Presidente Kamala Harris, a fine settembre durante la sua visita in Arizona al confine tra Stati Uniti e Messico. La seconda è stata pronunciata dal candidato repubblicano, l’ex Presidente Donald Trump durante un comizio in Iowa a dicembre e ripetuta in seguito più volte.
La politica immigratoria è uno dei temi centrali della campagna per la Presidenza e i due candidati alla Casa Bianca hanno assunto toni duri nell’affermare che adotteranno misure forti per contenere l’immigrazione clandestina. Trump in particolare ha dedicato spazio in quasi ogni tappa della campagna alle questioni di confine e ai suoi piani per risolverle se dovesse vincere la rielezione. Tra le sue proposte vi sono quelle di reintrodurre le misure prese dalla sua precedente amministrazione come il divieto d’ingresso negli USA di cittadini di alcuni Paesi a maggioranza islamica, espandendolo ai rifugiati di Gaza. La "più grande operazione di deportazione interna nella storia americana", promessa da Trump richiederebbe il trasferimento di truppe militari al confine tra Stati Uniti e Messico, l'autorizzazione di incursioni dell'Immigration and Customs Enforcement (ICE) nei luoghi di lavoro, la negazione del giusto processo ai migranti non autorizzati, la costruzione di ulteriori strutture di detenzione ICE lungo il confine meridionale e l'annullamento dell'accordo di Flores, che fornisce protezione ai bambini migranti. Trump intende anche porre fine alla cittadinanza per diritto di nascita per i figli di genitori senza documenti, deportare e revocare i visti degli studenti stranieri pro-palestinesi che scendono in strada a dimostrare contro Israele, revocare la libertà vigilata umanitaria e imporre uno "screening ideologico". Finora Trump ha annunciato solo una proposta per aumentare l'immigrazione: green card automatiche per i laureati non cittadini di college e università statunitensi.
La Harris accusa Trump di sabotare le politiche migratorie promosse dall’amministrazione democratica e afferma che se verrà eletta adotterà una posizione che concili le esigenze della sicurezza nazionale con quelle umanitarie di chi cerca asilo negli Stati Uniti. “Accresceremo le pene contro i trasgressori recidivi e se qualcuno non presenta richiesta di asilo in un punto di ingresso legale e invece attraversa illegalmente il nostro confine, gli verrà impedito di ricevere asilo", ha affermato la candidata democratica, aggiungendo però di “respingere la falsa scelta tra proteggere il nostro confine o creare un sistema di immigrazione che sia sicuro, ordinato e umano. Possiamo e dobbiamo fare entrambe le cose". Accusando Trump di opporsi a un accordo tra democratici e repubblicani per potenziare i controlli al confine, la Harris ha affermato: “il sistema di immigrazione degli Stati Uniti deve essere rettificato e stiamo lavorando per stabilire un sistema di immigrazione sicuro, umano e ordinato alla frontiera”. In ogni caso entrambi i candidati promettono una lotta dura all’immigrazione non regolamentata. (L.M.) (Agenzia Fides 26/10/2024)


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